Tutti pazzi per il “vichingo” di Ceccano!!

Continuano ad arrivare al nostro sito diversi pareri e commenti in merito alla scoperta da parte di Roberto Adinolfi di un sito nel territorio di Ceccano (FR) con alcuni megaliti che sembrano essere opera dell’Uomo.  Particolare interesse ha suscitato uno di questi megaliti che sembra raffigurare il profilo di un uomo barbuto, poi soprannominato “Il Vichingo”.

Ci è pervenuta anche questa simpatica elaborazione che pubblichiamo volentieri. Ovviamente ricordando che si tratta solo di una sorta di “gioco”. Infatti l’attribuzione del “profilo” ad un vichingo è solo frutto di fantasia.

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Parimenti non è ancora chiaro se si tratti di uno “scherzo” dell’erosione naturale oppure se effettivamente ci si trova davanti ad una realizzazione dell’umano ingegno. E quindi il monolite ceccanese è davvero una statua seppure corrosa da l Tempo e/o dagli agenti atmosferici.

A questo proposito, pubblichiamo un breve commento al “Vichingo” inviatoci dal ricercatore e scrittore Marco La Rosa.

COMMENTO AL “VICHINGO” DI CECCANO.

di Marco La Rosa.

Per quanto riguarda il suggestivo volto o profilo del “vichingo”, posso al momento segnalare che, il cosiddetto fenomeno della “pareidolia” (dal greco εἴδωλον èidōlon, “immagine”, con prefisso παρά parà, “vicino”) è definito: “illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale”.

Gli esempi terrestri e non, sono innumerevoli e questo per le antiche culture proto-storiche e storiche era importante e significativo soprattutto dal punto di vista religioso e spirituale.

Ecco perché aree naturali con figure “antropomorfe” (e non solo) erano considerate sacre e come tali preservate e molte volte anche “arricchite” con dettagli artificiali.

 

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Un commento:

  1. Buongiorno, interessante il dibattito nato attorno ai megaliti ed alla figura del “Vichingo” scoperto a Ceccano. Non sono una esperta ma secondo me i massi sembrano essere naturali ma potrebbero essere stati successivamente scolpiti (ad esempio il “Vichingo”) dagli antichi abitatori di quella zona. Bisognerebbe capire se sul masso del “Vichingo” ci sono tracce di scalpello o altro utensile. Perchè non interpellate qualche artigiano per chiedere il suo parere? Poi con un geoscanner si potrebbe sondare l’area per vedere cosa c’è nel sottosuolo.

    Continuerò a seguire queste ricerche.
    Raffaella.

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