Immagine di apertura; Un gruppo di case come questa fu rinvenuto nel 1824 nel bosco che circondava Blair. In uno di questi tuguri abitava e compiva le sue ‘odissee di sangue’ la ‘vampira del bosco’, la “strega” Elly Kedward.
Elly Kedward, la strega “serial killer” del bosco di Blair…
di Roberto Volterri
Baltimora, anzi qualche decina di chilometri più in là. Anno del Signore 1734.
Un piccolo gruppo di case, nate così, alla rinfusa, danno origine alla comunità rurale di Blair, abitate soprattutto da protestanti. Trentacinque anni più tardi, sull’elenco dei passeggeri del piroscafo Scafarer, proveniente dall’Irlanda e diretto verso la città di Baltimora, compare il nome di tale Elly Kedward. E l’inizio della tragedia di…Blair? Blair?
Ma sì, di certo ora ricorderete uno strano film in bianco e nero, ‘The Blair witch project’, uscito nel 1999 e diretto da Eduardo Sanchez e Daniel Myrick. Un curioso film che oscilla tra il documentario girato con mezzi molto amatoriali e una sorta di horror movie.
Al suo successo – ha ottenuto il ‘Premio Giovani’ al Festival di Cannes dello stesso anno, per il miglior film straniero – ha contribuito indubbiamente una quasi martellante e ben fatta campagna pubblicitaria che puntava molto sul fatto che le vicende narrate erano veramente accadute.
Un anno più tardi è uscito il sequel a colori ‘Il libro segreto delle streghe: Blair Witch 2’, che però…. non mi è piaciuto affatto!
Torniamo a quei lontani avvenimenti della fine del XVIII secolo…
Attenzione! Quello che leggerete ora sono fatti realmente accaduti, non è finzione cinematografica…
Nel 1785 tutta la comunità di Blair accusa la Kedward di aver rapito alcuni bambini per ucciderli e berne il sangue. Si sa come vanno a finire certe faccende – il processo alle ‘streghe di Salem’ tristemente docet! – e così Elly Kedward, in un freddo inverno, è condotta nel fittissimo bosco che circonda Blair e viene lì abbandonata, legata ad un carretto di legno, affinché animali e inclemenza del tempo facciano giustizia.
2. Immagine sopra; Così venne abbandonata, legata ad un carro, Elly Kedward, la ‘vampira del bosco’ di Blair.
Passano i mesi e nel novembre del 1796 i bambini che, insieme ai genitori, avevano accusato la ‘strega’ Elly Kedward di averli attirati nella sua catapecchia per succhiarne la linfa vitale, scompaiono senza lasciare alcuna traccia. Analoga sorte capita a gran parte dei loro genitori…
Passano gli anni, la comunità di Blair si dà pace e quasi dimentica quei misteriosi episodi ma, nel 1809, un anonimo pubblica uno strano libro intitolato ‘The Blair Witch Cult’, in cui descrive vita e misfatti di una ‘strega’ che sarebbe stata nascosta proprio nel bosco circondante la cittadina teatro delle scomparse dei bambini.
Come sempre accade, al libro non si dà più importanza del dovuto e ci si dimentica addirittura che Blair sia mai esistita…
Poi, quindici anni più tardi, operai addetti alla costruzione di una ferrovia collegante Baltimora con Washington, mentre abbattono gli alberi del bosco in cui avvennero quei lontani episodi di sangue, scoprono quel che rimane di un villaggio, di case abbandonate: è proprio Blair, dove vissero e morirono sventurati individui. Ma anche la ‘strega’ Elly Kedward.
3. Immagine sopra; un tempo si presentava così il fitto e oscuro bosco di Blair?!
Dato l’avvento della ferrovia, i terreni circondanti il bosco cominciano ad assumere un interesse notevole dal punto di vista economico. Perciò un intraprendente uomo d’affari, Henry Burkitt, li acquista e fa edificare un nuovo villaggio che – guarda caso! – chiama proprio Burkittsville.
4. Immagine sopra; Questo innocente cartello accoglie oggi i visitatori di quel che una volta fu il villaggio di Blair, teatro di sanguinose vicende mai del tutto chiarite.
Se quella fino a qui descritta fosse la trama di un film dell’orrore, scriverei ora ‘The End’, la proiezione del film è terminata, possiamo tornare tranquillamente a casa.
E invece no! Il ‘film’ comincia adesso, anzi continua…
Nel 1825, appena un anno dopo l’inizio dei lavori nel villaggio che ora si chiama Burkittsville, una bambina, Eileen Treacle, affoga nel fiumiciattolo che passa nel bosco.
Una disgrazia, naturalmente. Una tragica ma banale disgrazia dovuta forse all’incuria, alla disattenzione dei genitori della povera Eileen.
Però molti testimoni che hanno assistito alla tragedia, all’annegamento della bambina senza poter intervenire in tempo, giurano di aver visto un braccio che usciva dall’acqua e trascinava sul fondo la povera vittima…
5. Immagine sopra; Il torrente Tappy East dove sarebbe scomparsa – “ attratta sul fondo da una mano misteriosa” – la piccola Eileen Treacle.
Allucinazioni, senza dubbio. Allucinazioni e improvvisate ’leggende metropolitane’ ante litteram generate anche dalla triste fama che aleggia sul luogo.
Però il corpo della piccola Eileen non viene più trovato, nonostante la profondità del fiumiciattolo superi di poco il metro…
Inoltre, nei giorni che seguono, nel bosco e in prossimità del ruscello vengono rinvenite strane croci – vagamente antropomorfe – realizzate con ramoscelli tra loro intrecciati.
6. Immagine sopra; Più o meno come questa qui illustrata erano le croci ‘antropomorfe’ rinvenute nel 1825 nel bosco di Burkitsville, una volta chiamata Blair, cove viveva la ‘strega’ Elly Kedward.
Se a tutto ciò aggiungiamo che molti animali domestici muoiono dopo avere bevuta l’acqua del ‘maledetto’ fiumiciattolo, capiamo subito perché la zona comincia ad assumere un’aura sulfurea…
Passano gli anni e nel 1886 un’altra bambina, Robin Weaver, scompare da casa. Disperazione della piccola comunità di Burkittsville, affannose ricerche nel bosco e nel ruscello, ma con risultato nullo!
Tre giorni più tardi, come se niente fosse successo, Robin ricompare raccontando di essere stata rapita da una strana signora che sembrava non toccasse mai terra con i piedi e aggiunge di essere stata portata in una lugubre casa del bosco.
7. Immagine sopra; Una casa come questa – o forse proprio questa… – era il luogo in cui la ‘strega del bosco’ conduceva i bambini per succhiarne il sangue. O almeno così vuole la storia, la leggenda.
La piccola Robin è viva, ma non lo sono più alcuni uomini del villaggio che si sono recati nel bosco alla sua ricerca.
Anzi, vengono trovati con i corpi mutilati in modo orrendo, forse in base ad uno strano rituale.
Organizzata una piccola spedizione per dare ai poveri resti degna sepoltura, al loro posto vengono trovati solo alcuni mucchi di pietre.
8. Immagine sopra; Bosco di Blair. La cosiddetta ‘Roccia della Bara’ nei pressi della quale furono trovati i resti degli uomini che si erano avventurati alla ricerca di Robin Weaver.
Quale spiegazione ‘razionale’ dare agli avvenimenti fin qui descritti?
Elly Kedward era una pedofila, una sorta di ‘vampira’ affetta da turbe psichiche e sessuali oppure – da vera ‘strega’ – utilizzava il sangue dei bambini per preparare magiche pozioni per i suoi sulfurei intenti?
Tale Lloyd Whellons, agricoltore di Burkittsville, ebbe a commentare così quegli strani eventi
“ … Il 1828 fu uno degli anni peggiori che io ricordi. La nostra città fu colpita dal morbo e non vi fu famiglia che venisse risparmiata… Il raccolto fu scarso… Gli indiani razziarono una città poco lontana ad est, uccidendo tutti i cristiani che colà vivevano. Un puma entrò in casa di una donna divorando il neonato nella culla e una bambina annegò nel fiume e tutti in città dicevano che era stato il demonio a tirarla dentro l’acqua…”.
Furono dunque i ‘pellerossa’ a rapire gli altri bambini dati per scomparsi nel bosco? Furono gli stessi ‘pellerossa’ a trucidare gli uomini che stavano cercando la piccola Robin Weaver?
Furono i ‘pellerossa’ ad ammucchiare dei sassi, forse per uno strano rito legato alle loro credenze religiose.
O in quel tempo, in quelle contrade ancora ben poco esplorate avvenne qualcosa di ben più strano?
Non lo sappiamo e il tempo – che è un ‘grande medico’… – sana per lunghi decenni quelle atroci ‘ferite’…
Poi arriva il 1940 e le ‘ferite’ si riaprono tragicamente.
“Tremate, tremate, le streghe son tornate!”
Ė il 13 novembre del 1940 e una bambina di Burkittsville, Emily Holland, scompare nel nulla. Ma non è la sola, poiché nel giro di pochi mesi di altri sette bambini si perdono le tracce. Le ricerche si estendono a tutto il bosco e ai territori circostanti ma senza alcun esito, finché, dopo un anno, uno strano individuo trentottenne che vive nascosto da quelle parti, tale Rustin Parr, confessa di avere rapito i bambini per ordine… della ‘signora del bosco’, ammette di averli uccisi – forse anche seviziati – e di avere nascosto i loro corpi nella cantina dell’orrido tugurio in cui vive.
9. Immagine sopra; “Tremate, tremate, le streghe son tornate!”, sembra comunicare questo bel dipinto di Johann Heinrich Füssli intitolato proprio ‘Le tre streghe’.
10. Immagine sopra; Il folle Rustin Parr, autore di ben sette omicidi ai danni di altrettanti bambini. Affermò di aver ucciso per ordine della ‘strega del bosco’, Elly Kedward lasciata morire nel bosco stesso nel lontano 1785…
I sopralluoghi confermano la confessione del folle criminale e i resti dei bambini vengono effettivamente rinvenuti nella sua casa.
Parr – senza perder tempo – viene impiccato il 22 novembre dell’anno successivo…
Alle domande dei giudici, Parr sostiene di aver agito per ordine di ‘voci’, di parole pronunciate da una ‘vecchia’ che egli udiva ma non vedeva, e confessa anche che alcune misteriose scritte trovate sui muri della sua catapecchia – e delle quali egli non conosce il significato – sono state fatte… dalla ‘Strega di Blair’.
11. Immagine sopra; il piccolo Kyle Brody, l’unico sopravvissuto al massacro dei sette bambin i ‘ritualmente’ uccisi da Rustin Parr nel 1940.
12. In basso… molti anni più tardi. Almeno secondo quanto è possibile appurare da una ricerca iconografica su quei lontani fatti…
13-14. Immagini sopra e sotto; quella che viene ritenuta essere stata l’abitazione di Rustin Parr (tutto sommato…. non male!) prima di diventare un pericoloso serial killer. Sotto, la casa come è ridotta ai nostri giorni.
15-16. Immagini sopra e sotto; Dai fatti fin qui narrati – in parte frutto di reali eventi storici, in parte amplificati dal fascino per il ‘mistero’ – sono nati questi due film, il primo dei quali, in alto, fa intuire abbastanza fedelmente i fatti accaduti a partire da metà del XVIII secolo fino al 1941.
17. Immagine sopra; , il libro – una sorta di saggio ‘romanzato’… di D.A. Stern – pubblicato sulle vicende legate alla strana esistenza dell’eremita e serial killer Rustin Parr.
Fine della storia…
Oppure no, come si evincerebbe dal curioso film (il primo!) sulla ‘strega di Blair’? Chissà?
(Roberto Volterri)
Roberto Volterri risponde a Corinna Gervasutti.
Ringrazio innanzitutto la gentile Signora Corinna per aver voluto dare una sua gradita opinione su un’oscura vicenda, che si perde nei vortici del tempo, riguardo a Elly Kedward, donna probabilmente molto lontana dal banale modus vivendi di quei tempi e di quei luoghi.
Serial Killer? Non lo so con assoluta certezza ed è anche vero che la Nera Signora era sempre in agguato soprattutto sui destini di bambini forse lasciati un po’ troppo incustoditi. Anche ai nostri convulsi giorni, in cui invece dei libri imperano i cosiddetti “social”, molti giovanissimi perdono la vita a causa di altri imberbi coetanei che sembrano mostrare una certa “adorazione” per le armi bianche, spesso un banalissimo coltello prelevato nella cucina della mamma. Così facilitata, una delle tre Parche – l’imprevedibile Atropo, munita delle sue inseparabili forbici – taglia il “filo della vita” aiutando Chronos che nell’immaginario collettivo “passava il tempo” a gestire le umane vicende. Streghe di Salem? Oltre ad esse sto seriamente pensando a Trioria e anche alle nostrane Janare, più note come streghe di Benevento…
(Roberto Volterri).
Buongiorno, ho letto con molto interesse l’articolo sulla Strega di Blair. Quando è uscito anni fa il film sono andata vederlo. Strano film ma mi è piaciuto. L’articolo spiega molto bene il clima storico e sociale della vicenda di Elly Kedward. Un contesto soprattutto di ignoranza, di misoginia… A quei tempi i bambini potevano morire per mille motivi. Forse titto questo andrebbe sottolineato di piu. Siamo davvero certi che fosse lei la vera serial killer? D’altronde la caccia alle streghe in Europa insegna. La tanto libera America è stato uno dei Paesi più intolleranti, bigotti e puritani. Chi ha letto il romance la “Lettera scarlatta” sa di cosa parlo. L’adultera era cone una strega. Quindi la Elly Kedward può essere benissimo stata una vittima di un clima intollerante e di oppressione. Tutto il resto, compresi gli aspetti soprannaturali, sono solo leggenda. Comunque mi piacciono questi nuovi articoli. Ecco mi piacerebbe leggere anche jn articolo sulla storia della “Streghe di Salem”. Grazie e buon lavoro.
Corinna Gervasutti (Codroipo)
Articoli bellissimi. Il prof Volterri sa il fatto suo. (Santo)
Risposta Volterri al lettore “Santo”
Grazie per il gradito apprezzamento. Rimanga tra i nostri lettori interessati, come lei, anche a ciò che si celerebbe dietro la metafora del “velo di Maya” separante la vera essenza della “realtà”, ciò che percepiamo da ciò che potrebbe concretamente esistere. Legga il libro “La realtà non è come ci appare” del geniale fisico teorico Carlo Rovelli…
(Roberto Volterri)