Domenica 27 marzo ore 08.30, con Giancarlo Pavat alla scoperta del SENTIERO DI DANTE SUL MONTE CACUME.

 

VI ASPETTO TUTTI DOMENICA 26 MARZO, ORE 08.30, A PATRICA, PER ANDARE A SCOPRIRE ASSIEME IL SENTIERO DI DANTE SUL MONTE CACUME”

(GIANCARLO PAVAT)

Domenica 27 marzo 2022, alle ore 08.30, in piazza Vittorio Emanuele (davanti al Comune) a Patrica (FR) si terrà l’inaugurazione del SENTIERO DI DANTE SUL MONTE CACUME.

E a guidarci alla scoperta delle statue realizzate dall’artista Cesare Pigliacelli che ritraggono 12 personaggi citati da Dante nel Purgatorio, ci sarà il nostro Giancarlo Pavat che è stato consulente storico-scientifico per il progetto del SENTIERO DI DANTE, ideato e fortemente voluto dal sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio.

 

Sebbene ci siano ancora dei “soloni” (purtroppo soprattutto ciociari) che affermano che Dante non abbia MAI citato il monte Cacume e che il termine vada letto con l’iniziale minuscola e tradotto dal Latino cone “vetta”, ormai elementi oggettivi hanno dimostrato che la nostra montagna ha tutto il diritto di essere nel novero dei luoghi geografici italiani presenti nell’immortale capolavoro del Sommo Poeta.

Ad esempio, approfonditi studi hanno stabilito in maniera inconfutabile che, su 159 antiche copie della Commedia (com’è noto, il manoscritto originale dantesco non è giunto sino a noi), in ben 125 la parola Cacume è scritta con la C maiuscola. 

Inoltre, Cacume e (la Pietra di) Bismantova sono due luoghi ben distinti, tanto che tra i due termini compare la particella “e”.” (Giancarlo Pavat)

Quindi, ribadito ciò, appuntamento per tutti domenica mattina, alle ore 08.30 a Patrica (FR) per vivere una incredibile avventura alla scoperta del SENTIERO DI DANTE SUL MONTE CACUME, assieme, non soltanto a Giancarlo Pavat, ma al sindaco Lucio Fiordalisio, all’artista Cesare Pigliacelli, all’archeologa e scrittrice Teresa Ceccacci (che, massima esperta ciociara di re Manfredi, illustrera’ la statua a lui dedicata sulla montagna) e ad Adriano Rotondi (che spiegherà anche lui i personaggi danteschi immortalati in effige lungo il.”Sentiero”).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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