Dal dottor Giorgio Alessandro Pacetti riceviamo e pubblichiamo;
PIGLIO, Letterina di Natale, tramite stampa, al presidente Francesco Rocca per salvare gli affreschi della chiesa di San Rocco Madonna della Valle.
Sig. Presidente,
mi congratulo innanzitutto per il finanziamento Regionale di oltre un milione di euro elargito ai comuni della ciociaria per musei e biblioteche.
Desidero, però, segnalare e quindi salvare, una pietra miliare della tradizione storico-religiosa di Piglio, paese sito in terra Ciociara a 60 Km. da Roma famoso per il suo vino “Cesanese”.
La pietra miliare è la chiesa della Madonna della Valle, così denominata in un atto notarile dei Colonna del 1599, detta anche di S. Rocco in un inventario del 1634, che si trova all’ingresso del centro abitato di Piglio, sull’antica via francigena che porta a valle.
Immagine sopra; la chiesa di San Rocco – Madonna della Valle a Piglio (FR)
L’edificio ingloba una antica edicola, oggi nella cappellina da cui si accede dalla porta a sinistra dell’altare, contenente un affresco del 1300, raffigurante la Madonna in trono con il Bambino, attorniata da quattro santi, il Beato Andrea Conti, San Giovanni Evangelista, San Leonardo e Sant’Antonio Abate, attribuito alla scuola giottesca napoletana, rimesso in vista dal sottoscritto nel 1984.
Nella parete sinistra dell’aula ecclesiale, un altro affresco cinquecentesco della Madonna con il Bambino e S. Giovannino, rimesso in luce dal sottoscritto nel 2002.
La chiesa doveva essere ancora molto frequentata nel 1826, quando il Preposto della Collegiata espose al Santo Padre che nella Chiesa di S. Rocco si venerava una antichissima immagine di Maria SS.ma detta della Valle,“ tenuta in grandissima venerazione non solo dai abitanti, ma dai forestieri dei limitrofi paesi ”,e che desiderando incrementarne la devozione“ e a mantenerla anco in futuro molto vi giova il Tesoro delle Indulgenze”, chiese la facoltà di poter conseguire l’indulgenza plenaria perpetua, che papa Leone XII, accordò solo per sette anni.
Sembrano cose di poco conto, ma io sono convinto che tutto ciò che parla del passato, che è testimonianza di storiche tradizioni, vanto e gloria della nostra Italia faro, un tempo lontano, di civiltà per popoli del mondo intero, meriti di essere valorizzato e… tanto più salvato per il bene della collettività”.
Giorgio Alessandro Pacetti storico di Piglio.
Immagine in basso: l’affresco trecentesco della Madonna in trono con il Bambino, attorniata da quattro santi (il Beato Andrea Conti, San Giovanni Evangelista, San Leonardo e Sant’Antonio Abate) della chiesa di San Rocco – Madonna della Valle di Piglio (foto archivio ilpuntosulmistero)