Grande iniziativa escursionistica sul Monte Calvilli (Monti Ausoni) – 12 agosto 2014.

Locandina_escursione_monte_calvilli

Escursione 12 agosto Monte Calvilli

“I monti Ausoni ed il lungo percorso della gocciolina delle nostre acque”.

La XVI Comunità Montana, l’Associazione Fabrateria in collaborazione con il Monumento naturale regionale delle Grotte di Falvaterra e l’Assessorato all’ambiente del Comune di Falvaterra organizzano una escursione nel cuore dei Monti Ausoni, alla scoperta di Monte Calvilli e della zone di origine più elevata delle nostre acque.

“La nostra Ciociaria segue uno sviluppo geografico principalmente all’interno della Valle Latina, delimitata ad est dalla catena dei Monti Ernici e Simbruini e ad ovest dalla catena dei Volsci, quest’ultima divisa tra i monti Lepini, Ausoni ed Aurunci. Il gruppo dei Monti Ausoni è più piccolo rispetto a quello dei Monti Lepini e più grande di quello dei Monti Aurunci, con i quali confina rispettivamente a nordovest e a sudest. Sono però i meno elevati, dato che la cima più alta è raggiunta da Monte Cavilli, con 1116 m di quota.
Questi particolari non hanno però diminuito l’interesse per questi monti, attualmente poco frequentati, che in passato hanno subito l’azione abbastanza pesante dell’uomo a causa dei frequenti incendi, piaga ancora presente. Nonostante questo molte aree più elevate sono piuttosto selvagge e in alcune zone aperte, dove l’uomo non si è insediato, fioriscono, in primavera, diverse specie di orchidee, ciclamini e narcisi in abbondanza. Per la maggior parte questi monti hanno una copertura forestale scarsa, da qui i nomi Calvo e Calvilli, nomi piuttosto frequenti, e i boschi residui sono per lo più costituiti da lecci associati a vegetazione spiccatamente di tipo mediterraneo, con carpini, ornielli, terebinti, alberi di giuda, salvia. Le zone esposte a nord e in aree e vallate più fresche i boschi misti intervallati da quercete ed aceri sono più frequenti. Come le catene di tutta l’Italia Centrale i monti Ausoni sono costituiti da roccia calcarea; qui però le sorgenti sono pochissime, data la Natura carsica del territorio, con uno scorrimento profondo che drena principalmente verso la Piana di Fondi.

Forti sono le manifestazioni di Carsismo epigeo con formazioni rocciose piuttosto curiose, create dall’azione dell’acqua di superficie. Un classico esempio è dato dalla zona di Campo Soriano, nelle vicinanze di Terracina, la cui importanza ha indotto le autorità a dichiararla Monumento Naturale.

La presenza di grotte arricchisce ancor di più la natura di questi luoghi: celebri sono le grotte di Pastena e di Falvaterra, area dichiarata anche questa Monumento Naturale, situate quasi al confine Nord orientale dei Monti Ausoni e la voragine “Catausa”, nei pressi di Sonnino, purtroppo vittima in passato di incivili comportamenti dell’uomo con utilizzo come discarica. Un altro gioiello, in cui si rispecchiano questi rilievi è il lago di Fondi, che raccoglie le acque delle sorgenti di questi monti, dalle cui rive, fiorite di gigli, ranuncoli d’acqua, ninfee bianche e gialle e non solo, con un buon binocolo si possono osservare aironi cenerini e rossi, mignattini, cavalieri d’Italia, varie specie di anatre e limicoli.

Questi paesaggi assolati sono battuti non solo dagli uccelli rapaci, diurni e notturni, alla ricerca delle loro prede, ma anche dalla volpe, insieme ai cinghiali, il cui numero è in forte aumento, agli istrici, tassi ed altri mammiferi.
L’appuntamento proposto, martedì 12 agosto a Falvaterra, ore 7.30 in Piazza Umberto I° Bar Sagittario, con la salita a Monte Calvilli, permetterà di godere di questo paesaggio immacolato, seguendo il sentiero numero 47 del CAI che si snoda partendo dal confine tra Pastena e Lenola, località Ambrifi, passando per la piana di Santa Lucia, dove troveremo i famosi capanni dei pastori, risalendo nuovamente alla conquista della vetta, da cui si gode un paesaggio a 360°, che va dal mar Tirreno, con le isole Ponziane e Ventotene, fino ai confini con l’Abruzzo ed il Molise, con la Marsica e i Monti della Meta.

Nella parte più elevata del cammino potremo rintracciare alcuni dei famosi cippi di confine, tra lo Stato della Chiesa ed il Regno delle due Sicilie, facenti parte del sistema di confine di 300 km, dal mar Tirreno ( Terracina Fondi ) al mare Adriatico ( fiume Tronto ) , collocati tra il 1846 e 1847. Su di essi sono incisi lo stemma borbonico, con il giglio, posizionato sulla parte del cippo che guarda verso la parte borbonica e lo stemma del papato, con le chiavi decussate, sul lato che guarda verso la parte papalina, oltre all’anno di collocazione e al numero del cippo. Castrum di Ambrifi
Nella nostra escursione, inoltre, tenteremo di rintracciare la famosa Grotta del Cane d’Oro, seguendo il mitico racconto del noto Rocco Salamena di Pastena, questi sono in effetti i luoghi in cui ha ambientato, tra leggende, storia e fantasia, gran parte delle sue narrazioni dei suoi libri, tra briganti, borboni, truppe francesi, papalini ed altro ancora.
Nel caso si opti per l’attraversamento di monte Calvilli, con partenza dall’area del ed arrivo alle Fontane di Pastena, potremmo osservare una sorgente interessante dal punto di vista geologico, legata alla presenza di uno strato di circa un metro di Argille ad Orbitoline del Mesozoico, che fa da letto impermeabile mantenendo la sorgente sospesa.
Non per ultima cosa ricordiamo che proprio da questo monte, il più alto dei Monti Ausoni, prende inizio il lungo viaggio della gocciolina d’acqua che alimenta le nostre sorgenti di valle, scorrendo ora in superficie, ora all’interno delle nostre grotte, per poi riemergere nelle tante sorgenti di valle, fino ad arrivare nei rubinetti delle nostre case e nei torrenti, per poi confluire, passando magari per qualche depuratore, ancora più a valle, nel nostro, poco amato e bistrattato, fiume Sacco.
Tutta la bellezza dei Monti Ausoni e di tutte le aree naturali vanno goduti appieno percorrendo i sentieri sempre nel rispetto e nella conservazione degli ecosistemi e delle bellezze naturali per le generazioni future”.

Avvertenze ed indicazioni

I tempi di percorrenza, riportati nella descrizione del sentiero, sono calcolati per un escursionista con un sufficiente grado di allenamento e non tengono conto delle eventuali soste che si possono compiere lungo il percorso. Il sentiero che verrà seguito è il “ MONTE CALVILLI del CAI N° 47”, con tempi di :

• 2 ore e 15 minuti per l’andata ;
• 1 ora e 45 minuti per il ritorno.

Se possibile, in funzione dei partecipanti e dei mezzi, si potrà optare o per il percorso A o B con tempi quasi equivalenti :

A ) Ambrifi ( 600 mt ) – Calvilli ( 1116 mt ) – Ambrifi
B ) Ambrifi ( 600 mt ) – Calvilli ( 1116 mt) – Fontane di Pastena ( 700 mt )

Fondamentale, oltre un allenamento per le camminate in montagna, avere un abbigliamento adeguato con:
• Scarpe da trekking, con ottima suola;
• Maglietta e camicia, con pantaloni o pantaloncini adeguati;
• Cappellino;
• Acqua, almeno 1.5 – 2 litri, un po’ di frutta e qualche barretta di cioccolata;
• Telefonino.

N.B. Per la visita occorre necessariamente prenotarsi o via email mngrottedifalvaterra@gmail.com o telefonando al numero 3283413876

Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *