La vera natura degli Ufo secondo Hynek; di Giovanni Pellegrino;

 

Immagine di apertura; Mondi e universi paralleli. Gli Ufo vengono forse da un piano esistenziale parallelo al nostro? (elaborazione di G. Pavat)

La vera natura degli Ufo secondo Hynek

di Giovanni Pellegrino

In questo articolo prenderemo in considerazione la concezione degli Ufo di Josef Allen Hynek (1910-1986).

2. Immagine sopra; José Allen Hynek (1919-1986) –  (Fonte Wikipedia)

Egli viene considerato da molti il padre dell’ufologia moderna ed era anche un noto scienziato che si interessava di astrofisica.
Come tutti sanno Hynek figura arcinota nel panorama ufologico mondiale proprio a causa del suo ruolo di scienziato ebbe il suo primo approccio con il mistero degli Ufo.
Tuttavia ciò di cui molti non sono a conoscenza è il suo netto cambio di idea sul concetto di Ufo ed extraterrestri.
Tale importante cambio di rotta lo portò ad un certo punto del suo percorso professionale a rivedere molte delle sue convinzioni maturate in anni e anni di studio del fenomeno Ufo a partire dalla parentesi del “Progetto Blue Book” in poi.

In estrema sintesi possiamo dire che Hynek sostenne per moltissimo tempo l’ipotesi extraterrestre dell’origine degli Ufo per poi diventare un sostenitore dell’ipotesi parafisica dell’origine degli Ufo.

Dopo tale cambio di rotta Hynek collaborò con Jacques Vallée nella stesura del libro ”Ufo la realtà di un fenomeno” uscito nel 1975.

3. Immagine sopra: Josef Allen Hynek (a sinistra) con Jacques Vallée (a destra). (Fonte Wikipedia)

Tuttavia già nel 1967 il professor Hynek in alternativa all’ipotesi extraterrestre aveva formulato tre ipotesi diverse riguardanti la vera natura degli Ufo.
Tali ipotesi sono molto lontani dall’ipotesi extraterrestre per molto tempo sostenuta da Hynek.
Esporremo ora brevemente queste tre ipotesi sulla natura degli Ufo elaborate da Hynek.

In primo luogo egli considerò gli Ufo come possibili “dispositivi di osservazione“ di “presunti abitanti di un “altro universo”.
Tali abitanti secondo l’ufologo americano si materializzerebbero nel nostro mondo /pianeta.

In secondo luogo Hynek ipotizzò che gli Ufo erano proiezioni psichiche create da una qualche “intelligenza extra dimensionale” di una qualche Realtà Parallela.

In terzo luogo l’ufologo americano ipotizzò che Elementali ovvero spiriti della natura della tradizione esoterica occidentale o comunque “Esseri eterici” che fluirebbero sulla terra sarebbero alla base del fenomeno Ufo.

Come si vede da quanto abbiamo detto Hyneek abbandonò drasticamente l’ipotesi extraterrestre tanto che nell’ottobre del 1976 si espose pubblicamente condividendo i suoi dubbi con la comunità ufologica dell’ipotesi extraterrestre

Ma questo suo cambio di rotta sollevò molte perplessità nei più accesi sostenitori dell’ipotesi extraterrestre.

Hynek affermò a chiare lettere che si era sempre più convinto col passare del tempo che gli Ufo non erano come astronavi provenienti da altri pianeti dal momento che vi erano troppe cose che deponevano contro questa teoria.

In particolare l’ufologo americano affermò che gli sembrava ridicolo che intelligenze superiori viaggiassero per lunghissime distanze siderali per fare cose relativamente stupide come fermare le macchine raccogliere campioni di terreno e spaventare la gente.

Di conseguenza Hynek invitò gli ufologi a riesaminare criticamente l’ipotesi extraterrestre smettendo di cercare l’origine degli Ufo in altri pianeti.
Ma Hynek non si fermò qui ed iniziò a riferirsi ad una possibile connessione tra alcuni casi singolari di avvistamenti Ufo da lui studiati e i fenomeni psichici.
Infatti Hynek si rese conto che molti resoconti sembravano adattarsi maggiormente ai fenomeni di poltergeist e ad altri tipi di manifestazione psichica piuttosto che ad astronavi aliene provenienti da altri pianeti.
Per tale motivo l’ufologo americano non poteva più accettare la spiegazione più ovvia degli Ufo come visitatori dallo spazio più esterno.

Hynek fu anche un appassionato ed esperto di esoterismo non a caso già da ragazzo leggeva testi al riguardo in particolare sui rosacroce.
Il famoso gruppo di ricerca e di studio costituito da scienziati e fondato dallo stesso Hynek prese il nome di “il Collegio Invisibile”.

Tale denominazione è un rimando tipicamente di stampo esoterico -rosacrociano.

Hynek più volte affermò che il costante flusso di avvistamenti spesso effettuato da un insieme di testimoni affidabili sollevava imperativi di dovere scientifico e responsabilità.
A detta dell’ufologo americano tali imperativi richiedevano una risposta da parte della comunità scientifica.

Al contrario Hynek metteva in evidenza che la comunità scientifica non solo si rifiutava di studiare il fenomeno degli Ufo ma copriva di ridicolo quelli che si dedicavano allo studio degli Ufo.

Un giorno Hynek disse a Vallée di essere diventato astronomo per scoprire i vari limiti della scienza i punti in cui essa era venuta meno nonché i fenomeni che non aveva spiegato.

Riguardo i risultati ottenuti dalla ricerca ufologica Hynek affermò che essa era stata caratterizzata da alti e bassi che avevano portato la ricerca ufologica a ripiegarsi su stessa senza giungere mai ad una vera soluzione del mistero degli Ufo.
Secondo Hynek il principale limite della ricerca ufologica era quello di aver continuato ad insistere ostinatamente sulla strada dell’ipotesi extraterrestre dell’origine degli Ufo.

Hynek affermò altresì che l’idea che gli Ufo fossero di origine extraterrestre era stata alimentata ad arte dalla cinematografia che aveva impresso un marchio indelebile tanto nell’immaginario collettivo quanto nell’approccio degli stessi ricercatori ufologici.

Hynek sostenne senza mezzi termini che Hollywood sapientemente pilotata aveva prodotto film che avevano ulteriormente convinto l’opinione pubblica che gli Ufo erano di origine extraterrestre.

4. Immagine sopra; la locandina dell’edizione italiana del celeberrimo film “incontri ravvicinati del 3 tipo” di Steven Spielberg

Hynek denominava tali film che avevano condizionato l’opinione pubblica ad assumere un atteggiamento acritico favorevole all’origine extraterrestre degli Ufo “Produzioni Orientate”.

Secondo Hynek tali “Produzioni Orientale” non riguardavano solamente il cinema ma riguardano anche la televisione.

Tra questi film con i quali i poteri forti informavano e formavano l’opinione pubblica Hynek segnalava film come “incontri ravvicinati del 3 tipo“ ed “Et l’extraterrestre”.
Secondo l’ufologo americano tali film non erano stati prodotti a caso ma avevano lo scopo di orientare l’opinione pubblica verso l’ipotesi extraterrestre dell’origine degli Ufo.

5. Immagine sopra; la locandina dell’edizione italiana del  film “E.T.. L’Extraterrestre” di Steven Spielberg

 

In definitiva possiamo dire che Hynek era un sostenitore della necessità di studiare in chiave parafisica il fenomeno degli Ufo.

Come sostenevano i fondatori della New Ufology0.
Hynek intendeva dire che lo studio sugli Ufo basato sull’idea che essi erano astronavi aliene era un grosso limite che nel tempo aveva dimostrato concretamente tutta la sua inefficacia in quanto continuava a considerare l’insieme di fenomeni correlato agli Ufo come assestanti scissi l’uno dall’altro.

Concludiamo tale articolo ribadendo che per Hynek la vera natura degli Ufo era quella di creature parafisiche provenienti da altre dimensioni o differenti piani astrali paralleli al nostro.

(Prof. Giovanni Pellegrino)

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Un commento:

  1. Bisogna però chiarire cos’è una “dimensione” per dare senso all’ipotesi, che certamente è veritiera, poichè le dimensioni sono infinite e diverse tra loro a causa dei parametri di tangibilità, ovvero possiamo ipotizzare il Tutto esistente in uno stesso punto, ma a lunghezze d’onda diverse e quindi ogni dimensione è tangibile da chi sta sulla stessa frequenza, ampiezza e forma vibrazionale, ma in certi frangenti particolari due dimensioni possono intersecarsi dando una manifestazione paranormale o una bilocazione.
    Sostanzialmente i corpi fisici sono solo il mezzo cognitivo apparente degli osservatori viventi, che comunque sono entità non corporee facenti tutti parte della dimensione eterea, ma separati nello spazio-tempo apparenti dal loro “corpo fisico”, occupando così una dimensione fisica che possono tangere attraverso i sensi, ogni anima crea un corpo fisico fatuo ed il suo mondo altrettanto illusorio.
    Se dunque consideriamo il corpo fisico una illusione modulata dall’essere inapparente possiamo dire che le intermodulazioni interferenti sono possibili, cioè il contatto tra dimensioni differenti.
    Fenomeni simili alle interferenze radio sono cotali interferenze sensoriali, che congiungono due realtà normalmente intangibili fra loro, ma tangibili in casi particolari per condizioni energetiche ed eteriche coincidenti. Vedendola così nulla di fantascientifico.
    Realtà oniriche addebitate dalla scienza ai moti del “cervello”, a volte sono molto più vere del presente, cioè i sensi sembrano assai più forti che da svegli, e questo indica una prova che l’ipotesi dimensionale è giusta, in quanto il soggetto crea un mondo che lui crede perfettamente vero, essendo apparentemente corporeo e compenetrato illusoriamente in esso.
    Tutto è un gioco di energie eteriche, anche l’illusione della realtà, giudicata a torto unica e indelebile, nel momento in cui l’essere cambia dimensione tale realtà scompare sostituita da un’altra corrispondente allo stato energetico-vibrazionale di quell’essere; sicchè i “fantasmi” sono semplicemente energie eteriche intrappolate tra una dimensione e l’altra da anomale condizioni del loro stato vibrazionale dovuto ad esempio a morte violenta, o moti di vendetta, o forte sefferenza emotiva, che non permettono loro di passare oltre, restando in una sorta di riverbero.
    Certo, se si cade nella fisicità scientifica non è più possibile capire come certi fenomeni esistano, perchè si perde la visione della realtà spirituale e di quella fisico-apparente che genera i mondi dimensionali.
    Sfido chiunque durante un incubo o durante un fenomeno paranormale a giudicarlo un’allucinazione, può farlo solo quando è finito, ma è solo un’illazione.

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