L’AUTO “COSMICA” DI TESLA; di Fiorenzo Zampieri.

 

Immagine di apertura; l’”Auto cosmica di Nikola Tesla.

 

L’AUTO “COSMICA” DI TESLA

Leggenda o Realtà?

 

di Fiorenzo Zampieri

 

 

2. Immagine sopra; Nikola Tesla.

 

In questi tempi di allarmi climatici ed energetici in cui l’automobile sembra

essere uno dei fattori responsabili di tali criticità, avere la possibilità di realizzare delle vetture ad emissioni e consumi pari a zero rappresenta un “sogno”, una fantasia degna di Jules Verne, impossibile da concretizzare.  Ma è davvero così?

Infatti, fra le tante “leggende” che si fanno risalire a quel genio di Nikola Tesla, vi è anche quella della cosiddetta “Auto Elettrica Ad Energia Cosmica” sulla quale Egli, in compagnia di un suo collaboratore, sarebbe andato a spasso pubblicamente per le vie delle città degli Stati Uniti.

Tesla, negli innumerevoli suoi scritti, brevetti e progetti non ne fa mai cenno, però, di tale fatto, vi sono un paio di testimonianze che ne illustrano la vicenda con dovizia di particolari.

Gli autori di questi resoconti furono: Arthur Matthews e Peter Savo.

Il primo pare sia stato l’ultimo assistente di Tesla. Originario dell’Inghilterra, ed emigrato in Canada, divenne a soli 16 anni, apprendista presso Tesla, lavorando per lui fino alla morte dello scienziato avvenuta nel 1943.

Il secondo, nato in Jugoslavia, pare fosse nipote di Tesla da padre di madre. Anch’egli emigrò negli Stati Uniti e fu accolto dallo zio che lo seguì, quasi fosse suo padre, fino alla sua scomparsa nel 1943.

Prima di scendere nei dettagli di tali affermazioni è giusto riproporre il pensiero di Tesla sulla “Energia Cosmica”, principio indispensabile per il funzionamento della sua “Electric-Car”, attraverso la trascrizione di alcuni articoli apparsi nei quotidiani di lingua inglese dell’epoca.

3. Immagine sopra; la celebre fotografia di Nikola Tesla “avvolto” da scariche elettriche.

 

Qualche esempio:

 

Brooklyn Eagle

July 10, 1932⁸

Famoso scienziato, alla vigilia del suo 76° compleanno, afferma di essere riuscito a sfruttare i “raggi penetranti” per azionare un piccolo dispositivo motore.

Di John JA O’Neill, redattore scientifico dell’Eagle.

«Ho sfruttato i raggi cosmici e ho fatto in modo che azionassero un dispositivo motore», ha dichiarato Nikola Tesla, famoso scienziato, in un’intervista ieri sera, alla vigilia del suo 76esimo compleanno …… Lo studio dei raggi cosmici è un argomento che mi sta molto a cuore. Sono stato il primo a scoprire questi raggi e mi sento naturalmente nei loro confronti come fossero la mia stessa carne e il mio sangue», – ha detto il dottor Tesla.

La sua affermazione è confermata dal riferimento di ritagli di interviste da lui effettuate più di un quarto di secolo fa in cui discusse dei “raggi penetranti” e ai quali non fu prestata molta attenzione poiché nessuno era ancora in grado di comprenderne la natura….

«Ho avanzato una teoria sui raggi cosmici e in ogni fase delle mie indagini l’ho trovata completamente giustificata» ha detto il dottor Tesla.

….Il Dr. Tesla affermò che la quantità di energia che era in grado di sviluppare nel dispositivo era insignificante ….. ma che la potenza erogata era molte migliaia di volte quella del radiometro di Crookes.

«La caratteristica attraente dei raggi cosmici è la loro costanza. Ci piovono addosso per tutte le 24 ore e se un impianto viene sviluppato per utilizzare la loro energia non richiederà dispositivi per immagazzinare energia come sarebbe necessario con i dispositivi che sfruttano il vento, le maree o la luce solare …. Tutte le mie ricerche sembrano portare alla conclusione che si tratta di piccole particelle, ciascuna dotata di una carica così piccola che siamo giustificati nel chiamarle neutroni. Si muovono con grande velocità, superiore a quella della luce ….. Più di 25 anni fa ho iniziato i miei sforzi per sfruttare i raggi cosmici e ora posso affermare che sono riuscito a far funzionare un dispositivo motore per mezzo di essi».

 Sono riuscito a convincere il Dr. Tesla a darmi un’idea del principio su cui funziona il suo motore a raggi cosmici.

 «Te lo dirò nel modo più generale», disse. «Il raggio cosmico ionizza l’aria, liberando molte cariche: ioni ed elettroni. Queste cariche vengono catturate in un condensatore che viene fatto scaricare attraverso il circuito del motore …. Spero di costruire il mio motore su larga scala, ma le circostanze non sono state favorevoli alla realizzazione del mio progetto».

 

Nambucca and Bellinger News – 10 nov 1933

ENERGIA COSMICA.

Nikola Tesla, noto fisico e inventore, in una dichiarazione firmata a New York annuncia la scoperta di un principio da cui si può ricavare l’energia cosmica dell’universo. Il principio, che sfrutta la fonte di energia descritta come “ovunque presente in quantità illimitate” e che può essere trasmessa via cavo o senza fili da un impianto centrale in qualsiasi parte del globo, eliminerà, egli dice, la necessità di carbone, petrolio, gas o qualsiasi altro combustibile comune, e sarà pronta per l’uso, e, mentre attualmente il suo utilizzo richiederebbe l’impiego di importanti macchinari, egli spera di poter elaborare in futuro un piano di utilizzo a carattere individuale.

 

The times-news (Hendersonville N.C.) 1933-11-03

Nikola Tesla sui raggi cosmici

Possono essere utilizzati per far funzionare i macchinari del mondo, eliminando tutto il carburante.

 

NEW YORK, 3 novembre. — (UP) —

Nikola Tesla, noto fisico e inventore, ha annunciato ieri di aver scoperto un principio in base al quale l’energia per azionare tutte le macchine del mondo può essere derivato dall'”energia cosmica” dell’universo. Tesla ha affermato che la fonte di energia secondo il suo principio è “ovunque presente in quantità illimitate” e può essere trasmessa via cavo o wireless da impianti centrali a qualsiasi parte del globo. Eliminerà la necessità, ha detto, di carbone, petrolio, gas o qualsiasi altro combustibile comune.

Tesla ha indicato la sua convinzione che non è lontano il momento in cui il principio sarà pronto per lo sviluppo commerciale pratico. Alla domanda se la sua introduzione sconvolgerebbe l’attuale sistema economico, l’inventore osservò che “è già gravemente sconvolto“. Ha aggiunto che i tempi sono maturi per lo sviluppo di nuove risorse.

Anche se ha rifiutato di discutere i dettagli della sua scoperta. Tesla ha sottolineato che la fonte centrale di energia per la terra è il sole, ma che “la notte non interromperà il flusso della nuova alimentazione“.

 

The Straits Times 1933 dec 09

ENERGIA ILLIMITATA PER IL MONDO,

Sorprendente affermazione da parte di uno scienziato

L’affermazione di aver scoperto un metodo per sfruttare l’”energia cosmica” che potrebbe azionare tutte le macchine del mondo a un piccolo costo, è stata fatta il 1° novembre da Nikola Tesla, il noto pioniere nella ricerca wireless e sui raggi cosmici, e inventore della bobina di Tesla, scrive il corrispondente da New York del News-Chronicle.

L’anziano inventore assicurò con calma ai visitatori dell’hotel Us New York che stava per rivoluzionare il sistema economico.

Non ci sarà più bisogno di carbone, petrolio, gas o qualsiasi altro combustibile“, ha annunciato.

Questo principio, che attinge ovunque a una fonte di energia presente in quantità illimitate, può essere trasmesso via cavo o senza fili in qualsiasi parte del mondo. Non è lontano il momento in cui sarà pronto per lo sviluppo commerciale pratico

 “Mentre l’energia nelle sue forme attuali richiede la trasmissione attraverso impianti centrali che richiedono grandi macchinari, spero di essere in grado di elaborare un piano per il suo utilizzo da parte degli individui“.

Fino a quando il signor Tesla non rivelerà ulteriori dettagli della sua scoperta, altri uomini di scienza si riservano il giudizio.

Si fa notare, tuttavia, che la sua lunga serie di ricerche utili ha dato diritto alla sua richiesta di rispettosa attenzione.

Asserito che l’Energia Cosmica di Tesla non fu una invenzione giornalistica, passiamo ora all’argomento principale di questo nostro articolo: l’Auto Elettrica sulla quale Tesla sperimentò il suo rivoluzionario motore elettrico.

I già citati testimoni Arthur Matthews e Peter Savo così raccontano tale esperienza.

 

Arthur Matthews

In un’intervista del 1986, Matthews dice: «…Un’altra delle grandi invenzioni di Tesla è stata l’auto elettrica. Il primo prototipo lo costruì nel 1897 che guidò da New York City a Buffalo per poi tornare a New York. Aveva una velocità media di 94 miglia orarie…  Il suo motore era un piccolo motore a corrente alternata che girava alla tremenda velocità di trentamila giri al minuto ridotta a milleottocento giri per mezzo di una trasmissione fluida, anch’essa inventata da Tesla. Un dettaglio importante di questa macchina elettrica è che non utilizza una batteria di accumulo, ma utilizza una speciale batteria primaria di tipo completamente nuovo nella quale, se la piastra negativa si consuma, può essere sostituita in pochi secondi.

Questa batteria, una volta installata, farà funzionare l’auto per cinquecento miglia prima che sia necessario intervenire su di essa. E quando è necessario fare manutenzione, basteranno dieci minuti per rimediare con i pezzi di ricambio presenti nel bagagliaio atti a mantenerla in funzione dodici mesi all’anno. Non è necessario fermarsi alla stazione di servizio. Potresti correre per cinquecento miglia… a settantacinque miglia all’ora… attraverso il paese e probabilmente non dovrai fermarti più di quindici minuti per occuparti delle batterie…».

 

Peter Savo

Nel 1931, Tesla portò Peter a Buffalo, New York, per l’inaugurazione e il test finale di un nuovo tipo di automobile. Tesla agì in modo un po’ misterioso al riguardo, non disse nulla a Peter in anticipo al quale, anche dopo che ebbe visto l’auto, rispose a delle sue domande con “Non fare domande”.

L’auto era una Pierce Arrow standard, con il motore sostituito da altri componenti, mentre rimasero al loro posto la frizione, la scatola del cambio e la trasmissione.

4. “Immagine di apertura; l’”Auto cosmica di Nikola Tesla

Queste le caratteristiche:

In sostituzione del motore termico c’era un motore elettrico senza spazzole, da 40 pollici di lunghezza e 28 pollici di diametro. Nel cruscotto c’era un “ricevitore di potenza” costituito da una scatola di circa 24 pollici di lunghezza, 10 pollici di larghezza e 6 pollici di altezza, contenente 12 tubi radio. Tre di questi tubi erano il modello 70-L-7.  Sul ricevitore di energia era installata un’antenna verticale costituita da un’asta di 6 piedi.

Il ricevitore, a sua volta, era collegato al motore tramite due cavi. Due perni di circa 1/4 di diametro e 3 di lunghezza sporgevano dal ricevitore verso il conducente.

Tesla li spinse prima di iniziare e disse: “Ora abbiamo l’energia”. Questi perni erano in linea con i due cavi di alimentazione che uscivano dal retro dell’unità e presumibilmente funzionavano come due interruttori di alimentazione separati. Nell’auto era installata una batteria Willard da 12 volt, ma era solo per le luci ed era troppo piccola per far funzionare l’auto. In ogni caso, il motore era un motore a corrente alternata.

Dopo aver avviato il motore, Tesla chiese a Peter di guardare sotto il cofano per verificare se la ventola funzionava. Peter chiese a cosa servisse la ventola e gli fu detto che “Il motore si scalda“.

La sua velocità massima era di 1800 giri al minuto e laa potenza nominale di 80 CV.

Per avviare l’auto, Tesla consegnò a Peter una chiave che una volta inserita nel cruscotto accese una luce verde.

Tesla allora disse: “Ora è in moto”. Il rumore del motore dal posto di guida non si sentiva affatto. Il pedale dell’acceleratore era utilizzato per controllare la velocità del motore mentre frizione, freno e cambio erano invariati. Anche gli strumenti sul cruscotto erano quelli standard.

Tuttavia, c’era un voltmetro che veniva utilizzato per misurare l’uscita del ricevitore. Tesla spiegò che il ricevitore aveva una riserva di energia sufficiente per poter guidare l’auto vicino a una casa, collegare il cablaggio e illuminare l’intera casa.

C’era anche una specie di manometro idraulico sul cruscotto. Peter ne chiese lo scopo ma Tesla non glielo disse.

Peter guidò l’auto per circa 50 miglia a una velocità massima di 90 mph (il tachimetro era calibrato su 120 mph). La potenza sembrava almeno pari a quella del normale motore Pierce Arrow.

L’accelerazione in seconda marcia sembrava particolarmente buona ed il cambio di marcia un po’ più fluido rispetto a un motore normale.

5.  Immagine sopra; Nikola Tesla.

 

Tesla sembrò entusiasta e durante il primo giro di prova disse: “Peter, questa giornata farà la storia!”

Quando Peter chiese la fonte dell’energia necessaria per guidare l’auto, Egli disse: “È una radiazione che esce dall’etere”.

Disse che non sapeva da dove provenisse, ma che pareva essere disponibile in quantità illimitate e che l’umanità avrebbe dovuto esserne grata poiché presto avrebbe guidato barche, automobili, treni e aerei. Tesla e Peter trascorsero otto giorni a Buffalo, testando l’auto. Peter descrisse anche un incidente in cui fermarono l’auto ad un semaforo e un passante commentò che non vedeva fumo provenire dallo scarico al che Peter gli rispose che: “Non abbiamo il motore”.

Quando lasciarono Buffalo, Tesla rimosse la chiave di “accensione” e i tubi radio e li portò con sé.

L’auto fu lasciata in una fattoria a circa 20 miglia da Buffalo, non lontano dalle Cascate del Niagara.

Conclusione.

Questa è la vicenda, così come ci viene tramandata, che però, nonostante possa essere una annosa “bufala”, mantiene ancora intatto il suo fascino misterioso, che induce a fantasticare sulle reali possibilità di vedere per davvero, un giorno, realizzato in simile “prodigio”.

(Fiorenzo Zampieri)

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