Invenzioni dimenticate; BENZINA SOLIDA FUARDO; di Fiorenzo Zampieri.

Immagine di spertura:  l’aspetto spugnoso di una certa quantità di “benzina solida”

 

BENZINA SOLIDA FUARDO

Ecologica, sostenibile, economica

di Fiorenzo Zampieri

Per noi amanti del “MISTERO”, in quanto spesso latore di verità nascoste, in questo articolo vogliamo rendere omaggio ed esprimere la nostra riconoscenza a Salvatore Cosentino, scrittore poliedrico, per il suo recente libro dal titolo “Il Giallo della Benzina Solida” che finalmente rende giustizia al suo inventore Gaetano Fuardo, restituendogli la dignità e la credibilità che si merita.

 

2 Immagine sopra: la copertina del recente libro di Salvatore Cosentino sul “Giallo della Benzina solida” di Gaetano Fuardo.

 

Invitando, chi volesse approfondire la questione, all’acquisto dell’interessantissimo ed esaustivo volume, ci permettiamo in questa sede di riassumere le straordinarie, insolite e misteriose vicende legate a quella invenzione ed al suo singolare inventore.

Breve biografia

Gaetano Fuardo (1878 – 1962) nasce a Piazza Armerina (EN). Il padre era il farmacista del paese e Gaetano fin da bambino si sentiva attratto da quella particolare professione dove si realizzavano strane pozioni. Persi i genitori in età scolare riuscì comunque a proseguire gli studi grazie al lascito di uno zio frate che gli diede l’opportunità di frequentare il Liceo e successivamente di trasferirsi a Milano al Politecnico dove si laureò in ingegneria chimica col massimo dei voti.

Trovato lavoro, sposò Clelia Anna Gerli, figlia di industriali, che però morì pochi anni dopo, senza avergli dato dei figli. Durante la Prima guerra mondiale fu ufficiale di fanteria.

Purtroppo, le sue origini “meridionali” non l’aiutarono nell’inserimento presso la famiglia della moglie, per cui, nel 1920, decise di trasferirsi in Francia dove una industria gli offrì il sostegno necessario per continuare gli studi sulla “benzina solida ed ininfiammabile” che già da tempo aveva intrapreso per i quali, in Italia, nessuno gli dava credito.
Ma le difficoltà non erano affatto terminate. Infatti, l’interesse per la sua invenzione che rese pubblica a Parigi nel 1935, divenne internazionale e diversi governi cominciarono a volerne l’esclusiva.

Prima fra tutti l’Inghilterra attraverso, pare, il suo primo ministro W. Churchill.

Fuardo però desiderava tornare in Italia per cui il governo inglese cercò di trattenerlo rifiutandogli il permesso di lasciare il Paese. Fuardo, però, avendo avvisato l’Ambasciata italiana, fu prelevato di nascosto dai Servizi Italiani, e portato prima in Olanda e poi, con consenso suo e del governo italiano (Mussolini si interessò personalmente), in Germania dove accettò di lavorare alla sua invenzione in uno stabilimento appositamente attrezzato per lui.

La Seconda guerra mondiale era già scoppiata e Hitler aveva inserito la “benzina solida” di Fuardo tra le sue “armi segrete” che avrebbero dovuto fargli sbaragliare il nemico.

Nel 1944, però, appena iniziata la sua produzione in grande scala, gli inglesi, individuata la fabbrica, la bombardarono distruggendola completamente.
Terminata la guerra, Fuardo, ripresi i contatti francesi, nel 1952 stipulò un contratto con quel Governo, per la produzione di grandi quantità della sua “benzina F”, che sarebbe servita, nel 1954, per il rifornimento delle truppe francesi nella Guerra d’Indocina, paracadutata loro direttamente dagli aerei in sacchi di tela, perché una volta a terra, non esplodeva e non s’infiammava.
Stranamente però, appena firmato quel contratto, Fuardo fu assalito da degli sconosciuti che gettandolo a terra gli rubarono gli incartamenti procurandogli inoltre la frattura ad un femore che lo costrinsero al ricovero ospedaliero. Il Governo francese colse l’occasione per presunte inadempienze di fornitura per sospendergli il contratto.
Tornato in Italia, dopo aver intentato, senza l’esito sperato, una causa al Governo francese, morì a Roma, in miseria.

3. Immagine sopra: L’ingegnere Gaetano Fuardo con nella mano destra la “benzina solida” e nella mano sinistra una bottiglia con la benzina nel suo consueto stato liquido.

 

La “Benzina F (Fuardo)”

Ma quali erano le caratteristiche di questa invenzione che la rendevano così straordinaria per cui se ne interessarono vari Governi del Mondo (Inghilterra, Francia, Germania, USA, ecc.) e che ne provocarono l’oblio chissà per quali indicibili interessi?
È presto detto. Infatti, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Fuardo, ebbe, a ragion veduta, nel 1954, l’astuzia di brevettare la sua invenzione in modo da garantirsi l’esclusiva e la prerogativa su di essa. Ora, essendo divenuta di pubblico dominio, non rappresenterebbe più un segreto.

Nonostante questo, però, ancora oggi nessuno ne parla e nessuno ne esperimenta la produzione, nonostante la ormai impellente necessità di nuovi prodotti energetici a basso impatto ambientale.
Infatti, questa “benzina solida” ha davvero delle caratteristiche straordinarie:
– galleggia in acqua come il sughero e perciò non inquina i mari;

– non è infiammabile per cui evita gli incendi sugli aerei, sulle navi, su tutti i mezzi di trasporto che utilizzano i carburanti attuali;

– essendo leggera, ininfiammabile e facilmente riducibile in imballi, ne semplifica decisamente il trasporto, eliminando così le petroliere, le autocisterne, ecc. e tutti i pericoli che ne conseguono;

– potendo essere commercializzata allo stato solido, confezionata in scatole, non risulterebbero più necessari i distributori stradali con tutti i rischi relativi;

– i succitati vantaggi ne ridurrebbero sicuramente e consistentemente il costo valutato almeno del 50%.

Lo stesso Fuardo, in una sua intervista ad un quotidiano affermava:
«La mia benzina renderà inutili le petroliere, il costo di trasporto diminuirà enormemente perché qualsiasi nave potrà caricare la benzina F nelle sue stive senza pericoli o danni. I mari non verranno più inquinati. Gli incendi verranno evitati e così gli scoppi e cento altre disgrazie provocate dal petrolio o dalla benzina».

Il brevetto

Tratto dal sito internet: https://worldwide.espacenet.com/,

riportiamo qui di seguito copia del brevetto originale depositato da Gaetano Fuardo al Ministero dell’Industria e del Commercio della Repubblica Francese in data 13 novembre 1952 e pubblicato il 22 giugno 1954, completo della traduzione in italiano per coloro che non conoscono la lingua francese.

 

 

 

PROCEDIMENTO PER TRASFORMAZIONE IN FORMA SOLIDA DI SOSTANZE LIQUIDE E LORO PRODOTTI CONFEZIONATI RISULTANTI

La presente invenzione ha per oggetto un procedimento che permette di solidificare o rendere più consistenti delle sostanze liquide, allo scopo di facilitarne il trasporto, la manutenzione e/o l’utilizzo.
Il procedimento consiste essenzialmente nell’introdurre in un miscelatore la sostanza liquida ed un prodotto schiumante, che non si sciolga nella sostanza liquida oggetto del trattamento e che possieda peso specifico superiore.
Durante la miscelazione, il prodotto schiumante, mescolato a tutta la sostanza liquida, produce delle bolle, ciascuna inglobante, all’interno delle loro pareti elastiche ma sufficientemente resistenti, un poco di sostanza liquida. Queste bolle via via che si moltiplicano formano all’ultimo una massa consistente di bollicine infinitesimali contenenti al loro interno la sostanza liquida.
Si realizza così una massa solida, suscettibile d’essere facilmente racchiusa in imballi leggeri. Questa massa può essere utilizzata nella sua forma solida. Oppure si può sottoporre a certe azioni meccaniche (per esempio triturandola con le dita con l’effetto di rompere le membrane delle bolle) o chimiche, per distillazione, per far ritornare nella sua forma liquida d’origine la sostanza liquida che era trattenuta dall’agglomerato di bolle che la conteneva.
L’operazione si può effettuare a debole temperatura, da 50° gradi e non più.
Al fine di rendere inalterabile la consistenza della massa così ottenuta, si può, vantaggiosamente, nel mentre si miscela, aggiungere al miscuglio, un prodotto fissante che aumenterà la resistenza delle membrane delle bolle.
Si possono infine aggiungere ancora tutti quei prodotti che sono suscettibili di modificare la capacità delle bolle di trattenere al loro interno la sostanza liquida.
Come sostanze liquide, in questo modo è possibile trattare, ad esempio: olii di tutti i generi, essenze, eteri, idrocarburi, soluzioni alcoliche per profumi.
Come prodotti schiumanti, si possono utilizzare per esempio: sostanze proteiche, albumi, soluzioni di gelatina, stearine, collageni e analoghi.
Si possono anche aggiungere, per modificare la qualità delle bolle in formazione, prodotti diversi quali, per esempio: idrati di carbone, silicati, destrine, sostanze viscose, gomme, coloranti, carbone, grafite, sabbia, vetro.
Come prodotti fissativi, si possono utilizzare ad esempio: prodotti abbronzanti, tannini, acido citrico e acetico, fenoli, formalina, bicromati ed analoghi.
A titolo di esempio non limitativo di realizzazione del procedimento:
1 esempio – si versano in un miscelatore, riscaldato a bassa temperatura, 86 g di olio di semi o di oliva ed un miscuglio di 3 g di gelatina alimentare e di 6 g di un solvente.
Si forma in tal modo una massa viscosa. Si versano quindi 5 g di soluzione abbronzante, continuando a miscelare il tutto. In questo modo si forma una massa consistente adatta per essere introdotta in un imballaggio.
2 esempio – si versano in un miscelatore riscaldato a 50°C circa, 10 g di gelatina, non purificata, e 5 g di silicato di soda aggiungendo gradualmente 32 g di nafta pesante. Dopo che si è formata una massa densa, aggiungere gradualmente 50 g di carbone povero in polvere o in grani, continuando a mescolare. Quando la miscela si è rappresa, aggiungere 3 g di prodotto abbronzante.
Versare poi la massa così rappresa in stampi o direttamente in contenitori adatti. Si è ottenuto in tal modo un combustibile solido, paragonabile alla nafta, con un elevato potere calorifico.
3 esempio – Portare a bagnomaria, a temperatura non superiore a 50°C, la seguente miscela:
– 90g di profumo in soluzione alcolica a 80%
– 3 g di prodotto resinoso
– 5 g di stearine
– 2 g di bicarbonato di sodio
Per un totale complessivo di 100 g.
Versare il tutto in un miscelatore.
Dopo alcuni minuti di miscelazione, scolando la sostanza liquida in eccesso, lasciare raffreddare. Si ottiene così del profumo solidificato; attraverso la semplice pressione e triturazione con le dita, quella specie di agglomerato formato da bollicine piccolissime, rilascerà un poco di profumo, che tornerà nella sua forma liquida iniziale potendolo così riutilizzare come in origine.
Questa invenzione ha ugualmente per oggetto, a titolo di produzione industriale innovativa, tutti i prodotti solidi ottenuti attraverso questo procedimento, quali i profumi solidificati, la nafta solidificata, ecc.ecc.

RIASSUNTO

Procedimento per la produzione in forma solida di sostanze liquide e loro prodotti confezionati risultanti, consistente nel miscelare la sostanza liquida con prodotto schiumante, non solubile e di peso specifico superiore; in modo da produrre una infinità di bollicine inglobanti ciascuna di esse, all’interno delle loro pareti elastiche e sufficientemente resistenti, un poco di sostanza liquida, bollicine che si agglomerano formando una massa solida consistente suscettibile di essere facilmente manipolata e confezionata in imballi.
L’invenzione può anche comprendere, in combinazione o meno, una o più delle seguenti caratteristiche, prese isolatamente o nelle loro varie possibili combinazioni:
1° il trattamento opera in un miscelatore alla temperatura ordinaria oppure a bassa temperatura non superiore preferibilmente ai 50°C;
2° le sostanze liquide da trattare con questo procedimento sono per esempio: olii di tutti generi, le essenze, gli eteri, gli idrocarburi, le soluzioni alcoliche, i profumi;
3° Il prodotto schiumante è costituito ad esempio da sostanze proteiche, albuminose, soluzioni di gelatina, stearine, collageni e analoghi;
4° Si possono aggiungere, allo scopo di modificare durante la loro formazione la qualità delle bolle, vari prodotti quali per esempio: idrati di carbone, silicati, destrine, sostanze viscose, gomme, coloranti, carbone, grafite, sabbia, vetro;
5° Si può aggiungere un prodotto che renda inalterabile la massa consistente ottenuta, e questo prodotto fissante che aumenta la resistenza delle membrane delle bolle può essere ad esempio costituito da: prodotti abbronzanti, tannini, acido citrico o acetico, fenoli, formalina, bicromati e analoghi.

Gaetano FUARDO.

(Fiorenzo Zampieri)

Tutte le immagini sono state fornite dall’autore.

 

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