Una breve inchiesta su Lemuria, Mu e Atlantide; di Giovanni Pellegrino.

 

Immagine di apertura; le celeberrimo “Piramidi di Giza” in Egitto. Secondo i “ricercatori di confine” sarebbero monumenti sopravvissuti alla fine di una precedente Civiltà avanzatissima (Fonte archivio ilpuntosulmistero)

Una breve inchiesta su Lemuria, Mu Atlantide.

di Giovanni Pellegrino 

In questo articolo diremo qualcosa su Lemuria Mu e Atlantide civiltà perdute a tutt’oggi avvolte nel mistero.

 

Tenendo conto di tutte le scoperte archeologiche e delle documentazioni oggi esistenti è possibile cercare di delineare una descrizione delle civiltà che hanno preceduto la nostra ovvero quella di Atlantide Lemuria e Mu.

Molti studiosi sostengono che esistevano contemporaneamente almeno tre civiltà evolute dal punto di vista tecnologico scientifico.

In primo luogo esisteva Lemuria che si trovava sugli altopiani dell’Abissinia attorno alla regione del Congo, nell’Africa del Sud e in un arcipelago parzialmente sommerso che andava dal Madagascar alla Malesia.

Esisteva poi Mu che si trova in Corea, in Cina, in Indonesia, nell’India meridionale, nel sud del Giappone, nel deserto del Gobi, nel sud est asiatico e che comprendeva l’isola di Pasqua, le isole dei Ladroni, le Figi e Tahiti.

Esisteva infine Atlantide che occupava arcipelaghi e isole nell’Oceano Atlantico ora sommersi, la zona dove oggi ci sono le isole Azzorre, il centro e l’est dell’America meridionale (specie il nord delle Ande, il Perù in generale e il Brasile) e la zona del Triangolo delle Bermude, dove si trova l’isola di Bimini e la parte occidentale delle coste di Cuba.

Inoltre in quel periodo storico altri punti del pianeta erano abitati da umanoidi mentre altre zone erano abitate dagli esseri umani come noi.

Parte del globo era inabitabile per via della glaciazione in atto e molte terre ora sommerse erano emerse mentre altre che ora sono emerse erano sommerse.

Per quanto riguarda le terre ora sommerse si trattava di terra per lo più formante arcipelaghi penisole o continuazioni di altre terre ora emerse.

Dobbiamo dire che gran parte delle isole e degli arcipelaghi sono tutti dei potenziali resti della parte più alta di terre più grandi sprofondate nei mari o negli oceani.
Inoltre non bisogna dimenticare che le civiltà di Atlantide, Mu e Lemuria fondarono delle colonie nel resto del mondo edificando edifici monumentali e piramidali che poi furono ricostruiti in tutto il mondo in ricordo dei monumenti di Atlantide e delle altre due civiltà perdute.

Molti studiosi a dimostrazione di ciò citano gli eccezionali e misteriosi monumenti in Egitto in Mesoamerica, in Guatemala, in India, in Giappone ed altrove.

2. Immagine sopra; Rudolf Joseph Lorenz Steiner (1861-1925) (Fonte Wikipedia)

 

I resti sommersi di Lemuria

Lemuria è il nome di un ipotetico continente scomparso che si suppone si trovasse nell’Oceano Indiano o in quello Pacifico.
Nelle Maldive ci sono piramidi e costruzioni erette da un antichissima civiltà che riporta continuamente la articolata figura di un disco molto simile ad un disco volante con cupola vista dall’alto.
In realtà le isole Maldive sono la parte centrale di un arcipelago a sud ovest dell’India formato da tre grandi isole di cui oggi vediamo la parte più alta che forma le isole Laccadive le isole Maldive e le isole Chagos.
Si trattava inoltre di un arcipelago abitato da una civiltà avanzata visti i notevoli reperti archeologici sconosciuti e quasi sicuramente deve trattarsi dell’antica civiltà di Lemuria.
Gli elementi architettonici di questa civiltà sconosciuta presentano forti analogia con le opere architettoniche trovate nello Sri Lanka, nella valle dell’Indo, nella Mesopotamia, nel Sud America e nell’Egitto.
Tuttavia non tutti gli studiosi accettano l’esistenza di una civiltà chiamata Lemuria.
Infatti alcuni pensano che Lemuria sia scaturita dalla fantasia di alcune persone.
Di conseguenza è possibile che eventuali resti di eventuali civiltà scomparse presenti in quella zona del pianeta vadano a identificarsi con sconosciute civiltà risalenti a tempi remoti ma non associate a Lemuria.
Dobbiamo dire che le teorie su Lemuria del XIX secolo sono diventate superflue in seguito alla scoperta e alla comprensione della tettonica a zolle.
Sebbene non tutti gli studiosi accettino l’esistenza di Lemuria tale esistenza è sostenuta da alcuni scrittori dell’occulto.

I racconti su Lemuria differiscono in base alle necessità di contestualizzazione degli autori.
Tuttavia quasi tutti gli autori condividono l’elemento cataclismatico che avrebbe fatto affondare l’antico continente.
In ogni caso dobbiamo precisare che a tutt’oggi non esistono prove geologiche in grado di dimostrare l’esistenza di questo continente.

3. Immagine sopra; una ipotetica collocazione del continente di Mu nell’Oceano Pacifico (Fonte Wikipedia)

 

I resti sommersi di Mu

Mu è il nome di un ipotetico continente scomparso nell’Oceano Pacifico descritto dal colonnello James Churchward.

4. Immagine sopra; James Churchward 1851-1936. (Fonte Wikipedia)

Egli in uno dei suoi viaggi in oriente scoprì nei monasteri tibetani delle antiche tavolette chiamate “Naacal”, le quali attestavano l’esistenza in epoche remote di una civiltà avanzata di Mu detta “l’Impero del Sole”.
Inoltre tali tavolette antiche contenevano la vera storia dell’origine della civiltà terrestre.
Successivamente William Niven rinvenne nello Yucatan (Messico) 2500 tavolette che parlano delle “Sacre Scritture Ispirate” di Mu.

 

5. Immagine sopra; William Niven 1850 – 1937 (Fonte Wikipedia)

La civiltà di Mu oltre che dominare l’Asia estese il suo dominio anche nell’America.
Infatti non si contano le raffigurazioni le leggende le tradizioni degli antichi popoli mesoamericani che parlano di uomini bianchi dalle lunghe barbe e dalle ampie vesti.
Tali uomini bianchi dotati di un’avanzata tecnologia vennero in America dalla zona dell’Asia-Oceania (dove un tempo si trovava Mu) per insegnare ai nativi le arti e le scienze.

Anche stele maya riportano una migrazione da una terra nel Pacifico al sud-America e quasi sicuramente ci si riferisce alla terra di Mu che era situata ad ovest del sud America.

Studiosi come, appunto, il geologo William Niven hanno individuato in due siti messicani i resti di città vecchie di 50.000 anni.
Si tratta di tre città edificate l’una sull’altra che hanno tra di loro resti evidenti di un diluvio e di eruzioni vulcaniche.
In questi siti sono state trovate innumerevoli statuette che raffigurano uomini con lineamenti dell’Asia meridionale e con atteggiamenti tipicamente orientali.
Questi luoghi dovrebbero essere i principali siti dove si stabilirono gli uomini provenienti da Mu, siti che si trovano sepolti a una media di 9 metri sotto il terreno messicano.
Nel 1997 sono stati scoperte nelle acque dell’isola Yonaguni (Giappone) resti di un’antica civiltà scomparsa.
Sono i resti di una civiltà vissuta tra il 15.000 e il 10.000 a.C. sono situati 25 metri sotto il livello del mare al largo del mar della Cina, nello stretto che collega il Giappone a Formosa (Taiwan).
Si tratta principalmente di una struttura di enormi dimensioni: di una collina scolpita a gradoni.

6. Immagine sopra; a sx il Volto megalitico di Borzone in Liguria e quello di Marcahuasi sulle Ande. Diversi studiosi considerano  entrambi i megaliti come le ultime vestigia di antichissime Civiltà scomparse  e dimenticate (Foto archivio ilpuntosulmistero).
7. Immagine in basso; il monolite noto come “il Guardiano” di Ceccano (FR), scoperto dall’ingegnere Roberto Adinolfi nel 2015. Anche questo artefatto, secondo alcuni ricercatori, sarebbe la testimonianza di una Civiltà precedente a quelle conosciute (Foto archivio ilpuntosulmistero)

I megaliti e le costruzioni di blocchi monoliti giganteschi con la tecnica ad incastro sono diffusi in sud America in Egitto in Libano, in Israele in Giappone nel centro America in Inghilterra in Francia come se fossero stati ereditati da una civiltà anti diluviana.

Tuttavia mancano ancora oggi prove concrete sull’esistenza di una civiltà chiamata Mu.
Di conseguenza è possibile che i resti di eventuali civiltà scomparse presenti in quella zona del pianeta vadano a identificarsi con sconosciute civiltà risalenti a tempi remoti ma non associate a Mu.

8. Immagine sopra; Mappa immaginaria di Atlantide tratta dall’opera del 1665, “Mundus Subterraneus” del gesuita tedesco Athanasius Kircher. L’isola-continente è  stata posizionata praticamente alla rovescia. Il Nord è  orientato verso il basso (Fonte Wikipedia).

Il mistero di Atlantide

Atlantide sarebbe sprofondata nelle acque dell’Atlantico circa 11000 anni fa.
Gli abitanti usavano grandi cristalli all’interno dei loro templi per immagazzinare l’energia universale.
In quei tempi remoti l’energia generata da tali cristalli debitamente incanalata consentiva ai mezzi di quel tempo di viaggiare a velocità incredibili garantendo nello stesso tempo le comunicazioni tra zone diverse del pianeta.
Secondo alcuni studiosi i circoli di pietra megalitici sarebbero dei depositi di energia o accumulatori nei quali il naturale flusso elettromagnetico della terra vedrebbe incanalato e incrementato.
Tale energia poi sarebbe richiamabile o riattivabile tramite certi processi mentali e telepatici.

9. Immagine sopra; le cosiddette “Lampade di Dendera” in Egitto (Fonte Wikipedia)

Nel tempio della dea Athor a Dendera sono raffigurate lampade egizie ed esperimenti di riproduzione del loro funzionamento con tatto di interruttori e di cavi.

10. Immagine sopra: raffigurazione del bassorilievo con le cosiddette “Lampade di Dendera” (archivio ilpuntosulmistero)

Potrebbero essere tentativi di sfruttare l’energia universale come si faceva nella civiltà atlantidea o più semplicemente potrebbero essere esperimenti sull’energia elettrica.

Il fatto che gli antichi non siano riusciti a sfruttare facilmente quest’energia è dovuto al particolare non trascurabile che gli atlantidei potevano sfruttarla più facilmente grazie alle loro maggiori capacità psichiche.

Tali capacità andarono perse con l’avvento della nuova umanità.
Concludiamo tale articolo facendo cenno alle affermazioni del medium Edgar Cayce riguardanti Atlantide.

Cayce sosteneva di essere in grado di studiare l’incarnazione delle persone tramite un sonno ipnotico auto procurato.
Egli studiò particolarmente le incarnazioni di persone che vivevano Atlantide.
A detta di Cayce tali persone che vissero ad Atlantide gli fornirono molte informazioni sul perduto continente.
Tuttavia dobbiamo dire che non tutti credono alle affermazioni di Cayce dal momento che lo considerano una persona inattendibile e priva di qualsiasi potere.
In questa sede ci limiteremo solamente a dire che i giudizi attorno a Cayce sono molto contrastanti e di conseguenza sono contrastanti anche i giudizi sulle affermazioni numerose e dettagliate che Cayce ha fornito intorno alla civiltà atlantidea.

(Prof. Giovanni Pellegrino)

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