ALLA RICERCA DELL’ETERNA GIOVINEZZA. Gli impossibili esperimenti del dott. S.A. Voronoff; di Roberto Volterri.

Immagine di apertura: la stupenda villa (oggi chiamata “Villa dei Misteri” a Grimaldi) in cui il dottor Samuel Abrahamovic Voronoff conduceva i suoi strani esperimenti.

 

 

ALLA RICERCA DELL’ETERNA GIOVINEZZA.

GLI “IMPOSSIBILI” ESPERIMENTI DEL DOTTOR SAMUEL ABRAHAMOVIC VORONOFF

 di Roberto Volterri

 

Vienna. Anni Venti.

L’endocrinologo Eugene Steinach sostiene che operazioni di vasectomia praticate sull’uomo avrebbero prodotto un effetto di ringiovanimento poiché si credeva che la perdita di sperma ‘debilitasse’  il corpo e, di conseguenza, impedirne la ‘perdita’, avrebbe dato origine ad un processo inverso, ad un accumulo di energie, ad un regredire dei processi di invecchiamento. La teoria fa presa anche su persone culturalmente molto preparate in campo medico come ad esempio Sigmund Freud o poeti come W.B. Yeats, i quali si sottopongono all’operazione.

Ma tali teorie, i cui contenuti scientifici appaiono abbastanza opinabili al giorno d’oggi, fanno presa anche su uno strano scienziato: Samuel Abrahamovic Voronoff.

 

 

  1. Immagine sopra. Sergej Voronoff, il medico che voleva ‘avvicinare l’Uomo all’Eternità.

 

Voronoff – più tardi si fa chiamare Sergej per evitare ‘problemi’ a causa di un diffuso antisemitismo – nasce a Voronej, sperduta cittadina a qualche centinaio di chilometri da Mosca, il 10 Luglio 1866. Laureatosi in medicina, fa sue le teorie di Steinach e nel paese di Grimaldi, non lontano da Ventimiglia, in una sua villa – ancor oggi esistente e dove sono visibili alcune delle sue famigerate ‘gabbie’ – inizia a praticare l’innesto di tessuti testicolari, dalle scimmie all’uomo.

 

In un suo interessantissimo libro – che l’autore di queste note è riuscito a reperire non senza molte difficoltà – intitolato appunto ‘L’innesto testicolare dalla scimmia all’uomo’, pubblicato a Milano nel 1930, Voronoff così inizia ad esporre le sue teorie

 

“… Per quanto riguarda l’uomo si comprende facilmente come gli innesti omoplastici – ossia consistenti nel trasporto di materiale tissutale da un individuo all’altro della stessa specie. N.d.A. – allo scopo di rimpiazzare una ghiandola assente o di supplire ad una ghiandola deficiente, scopo supremo delle nostre ricerche, si possono considerare come un’eventualità assolutamente eccezionale perché, salvo in rarissimi casi, non è possibile servirsi degli organi di un uomo per trapiantarli in un altro…”.

 

 

3 Immagine sopra. il libro in cui Voronoff descrive dettagliatamente le operazioni chirurgiche da lui eseguite.

 

 

  1. Immagine sopra: A destra il dottor Voronoff durante il periodo in cui operava in quella che oggi viene chiamata la ‘Villa dei Misteri’, nella cittadina di Grimaldi.

 

 

Le più recenti tecniche chirurgiche sui trapianti dimostrano come tale suo assunto iniziale non sia del tutto rispondente al vero. Ma da allora sono passati circa ottanta anni…

 

Di fronte a questa difficoltà abbiamo scelto come donatore il nostro più prossimo parente zoologico: la scimmia antropomorfa, che per l’alto perfezionamento evolutivo dei suoi tessuti e per il suo intimo chimismo umorale, meglio si avvicina al genere umano…”

 

Charles Darwin sarebbe stato completamente d’accordo, ma al giorno d’oggi non molti medici e biologi sposerebbero tout-court tale teoria…

 

 

5 – 6. Immagini sopra e sotto: Alcune fasi delle complesse operazioni chirurgiche mediante le quali Voronoff ‘innestava’ parti di testicoli animali nell’uomo. Sembra con incoraggianti risultati…

7 – 8. Le zone più chiare nelle immagini in basso sono le porzioni di tessuto testicolare delle scimmia innestate nel testicolo umano.

I trapianti di tessuto testicolare hanno, all’inizio delle ricerche, effetti abbastanza positivi ma si dimostrano non duraturi. Non per questo Voronoff abbandona i suoi esperimenti: anzi, dota la sua bella villa che ha acquistato a Grimaldi, di molte gabbie in cui rinchiude i primati, le scimmie, da cui preleva il materiale per i suoi studi, per quegli strani trapianti. Trapianti a cui sottopone anche se stesso, allo scopo di prolungare il suo vigore sessuale…

 

  1. Immagine sopra: Una delle gabbie in cui Voronoff allevava le scimmie dalle quali prelevava parti di tessuto dei testicoli che poi ‘innestava’ nei suoi pazienti.

 

È il 1913 quando Voronoff trapianta una porzione di tiroide di uno scimpanzé su un giovane affetto da cretinismo. Il nostro ‘biologo dell’Impossibile’ esulta poiché tale strana terapia sortisce effetti insperati.

Per molti altri anni Voronoff ripete tali esperimenti, almeno fino al 1927 quando la ‘Tiroxina’ – la cui carenza determina la predetta patologia – viene sintetizzata in laboratorio.

10 – 11. Immagine sopra, Il dottor Voronoff amava effettuare delle fotografie dei suoi pazienti prima e dopo la ‘cura’. In alto, un uomo di 74 anni prima del trattamento e a destra la stessa persona qualche mese dopo gli innesti testicolari. In basso, un caso analogo a distanza di tre anni..

 

 Ma Voronoff non si ferma di certo qui: il suo obiettivo dichiarato è quello di ‘avvicinare l’Uomo all’Eternità’ o, più modestamente, di rallentare al massimo i processi di invecchiamento

 

 

12 – 13. Immagini sopra e sotto: Il dottor Voronoff, al centro, durante una delle sue operazioni chirurgiche volte “ad avvicinare l’Uomo all’eternità”. E sempre Voronoff nel suo laboratorio.

Come aiutante, nei suoi esperimenti presso il laboratorio del Collège de France, a Parigi, si offre nientemeno che una miliardaria americana, Evelyn Bostwick, la quale divorzia dal marito per unirsi al nostro ‘tenebroso’ scienziato. I due convolano a giuste nozze, ma poco dopo Evelyn… muore – verosimilmente per overdose di qualche ‘ritrovato’ somministratole, accidentalmente, dal marito – Voronoff diviene immensamente ricco e può dedicarsi senza problemi economici alle sue ricerche.

Visti gli iniziali successi, ben presto arrivano da tutto il mondo le richieste di ‘trapianti’, ma i donatori – ovvero gli sventurati primati, le scimmie insomma – non sono sufficienti, nonostante alcuni missionari facciano del loro meglio per far giungere dall’Africa il ‘materiale’ per quegli strani, quasi ‘blasfemi’, studi…

Il Continente Nero, però, è lontano e i costi non sono trascurabili: così nella mente del nostro ‘stregone’ nasce l’idea di allevare le scimmie proprio nella sua bella e spaziosissima villa di Grimaldi, in Costa Azzurra.

Ben presto, da quelle parti, si vedono in giro ricchi ed attempati signori – ovviamente in lucidissime Rolls Royce! – accompagnati da giovani dame sovraccariche di gioielli.

Gli abitanti di Grimaldi ne sono (piacevolmente) sconcertati e, addirittura, la domenica portano i loro bambini sulla via Aurelia… a vedere le scimmie!

Ormai Voronoff è una celebrità e i ‘trapianti testicolari’ si moltiplicano a vista d’occhio. Anche il suo conto in banca…

 

14 – 15. Immagini sopra e sotto: Ancora due fasi delle operazioni chirurgiche praticate su scimmie.

È il 1936 – il ‘tenebroso’ medico ha settant’anni, ma non li dimostra affatto, forse grazie ai suoi trapianti – quando nella villa arriva anche la sua terza moglie, Gertie, che ha poco più… di vent’anni.

Però la felicità di entrambi dura solo due anni, poiché le ‘leggi razziali’ costringono l’ebreo Sergej Voronoff a fuggire dall’Italia, mentre la villa viene sequestrata inesorabilmente.

Quando Voronoff ha circa ottant’anni – dopo avere vissuto per un po’ negli Stati Uniti e poi tra Montecarlo e Bordighera – insieme alla fedele Gertie torna nella sua villa di Grimaldi, la ricostruisce, dopo le distruzioni causate dalla guerra, e ricomincia gli esperimenti.

Infine, nel 1951, questo strano, forse geniale scienziato muore in un banalissimo incidente in un albergo di Losanna. Ha 85 anni ma ne dimostra almeno venti di meno e la sua scomparsa sorprende tutto il bel mondo dell’epoca perché Voronoff aveva pubblicamente annunciato che la sua dipartita non sarebbe giunta prima dell’anno 2000!

 

 

 

  1. Immagine sopra: A sinistra, Gertie, la bellissima e giovanissima terza moglie del dottor Voronoff.

 

  1. Immagine sopra. il geniale scienziato nel suo laboratorio. Si noti, sul muro, la foto di una delle sue scimmie…

 

                         

18.  Immagine sopra. La pietra tombale sotto la quale riposano alcuni membri della famiglia Voronoff, compreso il nostro “Biologo dell’Impossibile”.

 

 Fu veramente ad un passo dall’eterna giovinezza?

 Direi proprio di no, ma i suoi esperimenti appaiono estremamente interessanti anche ai giorni nostri in cui molto di più sappiamo sui trapianti e, in particolare, sui problemi legati al ‘rigetto’.

Voronoff fu certamente un geniale medico ma anche un abilissimo ‘venditore’ di se stesso. Tra i suoi pazienti, ad esempio, ricorderei il grande Anatole France che egli descrive come “… uno scrittore, autore drammatico celebre, che aveva sessantuno anni…”.

Anatole France, all’epoca dei fattti “.. presentava il più caratteristico tipo di senilità precoce. Apparenza di un uomo vecchio; guance flosce, viso rugoso, occhi spenti, cerchio senile intorno alla cornea. Ogni sforzo fisico gli era doloroso, la sua andatura era strisciante, i suoi movimenti lenti… provava una grande stanchezza ed era soggetto al freddo in ogni circostanza…”. Parola di Samuel Abrahamovic Voronoff!

Anatole France era un personaggio notissimo, direi un VIP ante litteram, e avrebbe di sicuro dato a Voronoff una grande celebrità nel caso le cure a base di trapianti testicolari avessero dato risultati eclatanti.

E i risultati eclatanti arrivano subito…

Gli ho innestato– scrive Voronoff – sotto l’anestesia locale, i testicoli di una grande scimmia cinocefala, divisi in otto frammenti accuratamente distanziati intorno ai suoi testicoli. E così prosegue “… ventitre giorni dopo l’innesto egli mi ha segnalato una prima erezione, il che lo ha sorpreso, tanto più che, impotente da dieci anni, non ci pensava più e contava che l’innesto facesse soprattutto effetto sul suo stato generale. Di poi le erezioni si sono rinnovate assai frequenti… Nel contempo ha recuperato la sua forza genitale, si è prodotto un cambiamento completo e sorprendente in tutto il suo aspetto esteriore… dà n’impressione di giovinezza, di vigore, di energia che sorprendono.”

Ancora parole ‘sante’ di Samuel Abrahamovic Voronoff!

Quando si dice che la pubblicità è l’anima del commercio!

Ma forse non lo è del tutto riguardo alla Scienza…

Come era giunto il ‘nostro’ ad ipotizzare che quegli strani trapianti avrebbero potuto produrre miracolosi effetti?

Forse Voronoff si ispira ad alcuni esperimenti effettuati nel 1849 dal fisiologo tedesco Arnold Adolph Berthold che era riuscito a far ridiventare gallo uno sventurato cappone, castrato in giovane età affinché ingrassasse a dovere.

Oppure si ispira agli esperimenti effettuati verso gli anni Novanta di quel secolo dal medico Ch.E. Brown Séquard, all’epoca di settantadue anni, che affermava di aver ridoto al minimo qualsiasi ‘inconveniente’ derivante dal passare degli anni, innestandosi un improbabile estratto acquoso di testicolo di cane. Chissà…

 

            Un curioso epilogo di questa strana storia.

           Oppure solo leggende metropolitane…

Nel 1997 si sparge la voce che uno strano animale, mezzo uomo e mezzo scimmia, è stato avvistato in un bosco nei pressi di Ventimiglia. Testimoni sarebbero due gendarmi francesi preposti ai soliti controlli di frontiera.

Ciò avallerebbe le dicerie che si erano diffuse tra gli abitanti della zona in merito ad una sorta di antropoide che, sfuggito al controllo di Voronoff, avrebbe vagato per anni e anni da quelle parti, per poi dirigersi oltralpe.

Destituita di ogni fondamento scientifico è anche la ‘diceria’ che vedrebbe negli esperimenti di Voronoff la causa scatenante – ben quarant’anni dopo la sua morte! – del diffondersi del virus HIV in Europa. E ciò a causa di qualche esperimento mal riuscito su scimmie provenienti dall’Africa e portatrici della tremenda malattia.

La ‘Villa dei Misteri’, come la chiamano da quelle parti, esiste ancora ma la gente del luogo glissa su ogni domanda relativa a qui lontani esperimenti del dottor Sergej Voronoff volti ad ‘avvicinare l’Uomo all’eternità

 

 

 

Per informazioni o ordini800082897

 

In questo libro che il Dottor Roberto Volterri, forse non a caso, ha voluto intitolare Biologia dell’Impossibile – quasi una sorta di spin-off del fortunatissimo Archeologia dell’Impossibile – l’aspetto della Biologia che più ci interessa, oltre ad alcuni strani temi legati alla dimensione del sacro, è la Teratologia, ovvero lo studio delle molteplici anomalie morfologiche che riguardano, in particolare, l’ostetricia, l’anatomia patologica e alcuni campi della zoologia e della botanica. Vi avventurerete nei meandri di una strana villa, al confine con la Liguria, in cui operò un geniale (o folle?) medico di origine russa alla perenne ricerca di qualcosa che potesse avvicinare l’Uomo all’eternità. L’insondabile mistero dell’evanescente confine tra la vita e la morte, insieme agli esperimenti ai quali si dedicarono Luigi Galvani e Giovanni Aldini nel tentativo di correlare le attività biologiche con i nascenti studi sull’elettricità, di certo vi coinvolgerà totalmente. Scoprirete, inoltre, creature assassine, forse affette da Licantropia; leggerete di alcuni sventurati individui colpiti da impensabili e mostruose patologie, di incredibili anatre vegetali e di agnelli che nascono sugli alberi… In conclusione, non è certamente intenzione dell’Autore di questo libro sostenere il pensiero di Francisco Goya, ovvero che “il sonno della ragione genera mostri”, in quanto, ciò che anima le pagine che leggerete non è il sonno ma il desiderio di dar vita all’innata curiosità umana verso la ragione, verso gli infiniti, e a volte stranissimi, aspetti della Conoscenza.

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