PASQUA “ALTA”, PASQUA “BASSA”, PERCHÉ? di Roberto Volterri.

 

“Pasqua alta”, “Pasqua bassa”, perché?

 

di Roberto Volterri

 

 

“Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo.

Di buon mattino, il primo giorno della settimana,

 vennero al sepolcro al levare del sole.”

                                         (Vangelo di Marco 16 1,8)

 

 

Immagine di apertura; “…vennero al sepolcro al levare del sole…”
 

 

La principale solennità religiosa del Cristianesimo è la Santa Pasqua, ovvero la celebrazione della Resurrezione di Gesù il Cristo avvenuta, secondo i racconti evangelici, il terzo giorno dalla sua morte sul Golgota.

Ma mentre la festività del Natale cade sempre il 25 Dicembre poiché la data è stata stabilita nel Concilio di Nicea dell’anno 325 indetto dall’imperatore Costantino per la pacificazione dell’Impero, agitato da divergenze fra i cristiani “orientali” e quelli che si riferivano a Roma e ad Alessandria, quella della Pasqua varia di anno in anno.

Essa, infatti è strettamente legata ai cicli della Luna poiché, per rispettare le descrizioni che leggiamo nei Vangeli canonici, deve avvenire la prima Domenica successiva al primo plenilunio che segue l’Equinozio di Primavera.

L’Equinozio di Primavera, per convenzione, cade il 21 del mese di Marzo anche se dal punto di vista prettamente astronomico esso oscillerebbe tra il 19 e il 21 dello stesso mese. 

In realtà, in passato esisteva anche il Calendario Giuliano – calendario solare, elaborato dall’ astronomo Sosigene di Alessandria e promulgato da Caio Giulio Cesare  nell’anno 46 a.C. –  ma dal 1582 si è passati all’attuale Calendario Gregoriano, voluto da papa Gregorio XIII per ripristinare la corrispondenza fra le date del calendario e gli eventi astronomici esistenti al tempo del Concilio di Nicea. 

Il problema astronomico fu risolto da un consesso di astronomi tra i quali  il medico calabrese Luigi Lilio, il matematico e astronomo siciliano Giuseppe Scala e il matematico perugino Ignazio Danti.

Al termine dei loro studi, Luigi Lilio, di Cirò Marina, propose l’eliminazione di ben undici giorni di calendario, passando così da Giovedì 4 Ottobre 1582 a Venerdì ma …15 Ottobre dello stesso anno.

Questa soluzione ha creato qualche problema agli astrologi, ma questo è ben altro argomento…

2. Immagine sopra; Dipinto in cui si vede l’astronomo Lilio mentre illustra a Papa Gregorio XIII come riformare il calendario in modo che la data della Pasqua coincida con quanto descritto nei Vangeli canonici a proposito della Resurrezione del Cristo.
3. Immagine sopra; L’arte pittorica ha espresso in molteplici modi la Resurrezione del Cristo, celebrata con la festività della Santa Pasqua.

 

 

Nell’ambito del Cristianesimo occidentale la Santa Pasqua può essere celebrata tra il 22 marzo e il 25 aprile.

Non oltre, anche se volendo sottilizzare sulla precisa ora di inizio dell’Equinozio di Primavera, in teoria, essa potrebbe capitare anche il giorno 26 del mese di Aprile…

 

“Pasqua bassa”, “Pasqua media”, “Pasqua alta”.

 

Tutti questi calcoli, la complessa variabilità degli eventi astronomici, la necessità di far coincidere le descrizioni evangeliche con ciò che Madre Natura ha stabilito nel far ruotare la Luna intorno alla Terra  e quest’ultima intorno al Sole, ha così dato origine a ciò che ora definiamo bassa” la data della Pasqua nel caso essa cada tra il 22 Marzo e il 2 Aprile, mentre la definiamo media” se essa viene celebrata tra il 3 e il 13 Aprile e, infine, la definiamo  “alta” se cade tra il 14 e il 25 dello stesso mese.

Ciò non accade nella Chiesa d’Oriente poiché i calcoli vengono effettuati in base al vecchio Calendario Giuliano e la Pasqua può capitare anche tra il 4 Aprile e l’8 Maggio.

Nel 1997, in un Concilio Ecumenico, si è proposto una sorta di “compromesso” per unificare le date, ma come era prevedibile la proposta è caduta nel nulla.

Quest’anno – nel 2024 – in base alla suddivisione ora riportata, possiamo tranquillamente definire ‘bassa’ la Pasqua che i fedeli si apprestano a celebrare sia dal punto di vista prettamente religioso che dal punto di vista gastronomico.

In tutta Italia, in moltissimi paesi viene rievocata la Passione del Venerdì Santo, evento che ha dato ispirazione a processioni, rievocazioni e rituali che traggono la loro origine nella notte dei tempi.

Ad esempio – in un necessariamente brevissimo excursus – in Emilia Romagna, per l’esattezza a Frassinoro, in provincia di Modena, ogni tre anni viene rappresentata la Via Crucis con la partecipazione di molti abitanti del paese, i quali danno vita a quadri viventi raffiguranti alcuni episodi della Passione del Cristo.

La potrete vedere nei primi giorni di Aprile del 2018, poiché la Santa Pasqua verrà celebrata il primo del mese…

4. Immagine sopra; Un “quadro vivente” della Via Crucis rappresentata a Frassinoro (Modena)

Qualcosa di analogo avviene in Piemonte, a Romagnano Sesia dove, in anni dispari, si mette in scena la Passione il Giovedì e il Venerdì Santo, mentre a Vercelli, fin dal lontano 1833, avviene la cosiddetta Processione delle macchine in cui otto imponenti gruppi scultorei raffiguranti eventi di oltre due millenni or sono, per le vie della città, vengono trasportati a spalla da robusti fedeli.

In Lombardia a Vertova (Bergamo) il Venerdì Santo un fedele, scalzo, vestito con un saio rosso, sfila per le vie del paese dove si accalcano altri fedeli abbigliati da soldati romani e da ebrei delle Terra Santa di duemila anni fa.

Infine, a Mantova sempre durante il Venerdì Santo si può assistere alla cerimonia dell’esposizione e della apertura dei Sacri Vasi che conterrebbero la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù

5. Immagine sopra; I Sacri Vasi di Mantova, contenenti il sangue attribuito a Gesù il Cristo, vengono esposti nel giorno del Venerdì Santo

 

(Roberto Volterri)

Le immagini sono state fornite dall’autore. 

 

Amazon, Maggio 2023

 

«C’è una quinta dimensione oltre a quelle che l’uomo già conosce; è senza limiti come l’infinito e senza tempo come l’eternità; è la regione intermedia tra la luce e l’oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l’oscuro baratro dell’ignoto e le vette luminose del sapere: è la regione dell’immaginazione, una regione che potrebbe trovarsi “Ai confini della realtà”.»

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