Le “Triplici Cinte” della Cappella dei Templari a Lokev (Corniale) in Slovenia.

Nell’anno 2010, durante una passeggiata a Lokev (Corniale) in Slovenia, una nostra lettrice, scrittrice e ricercatrice di Trieste, Daniela Fogar, notò alcuni esemplari di un simbolo antichissimo. Ne seguì un articolo nel marzo del 2012, che, quasi subito, venne tolto dalla rete per ragioni a noi sconosciute

Ora, seppur a distanza di anni e consapevoli che, sicuramente, nel frattempo, altri studiosi ne avranno fatto oggetto di loro studi, siamo davvero lieti di poter pubblicare l’articolo che parla di questa scoperta.

2

 LE “TRIPLICI CINTE” DELLA CAPPELLA TEMPLARE DI LOKEV (Corniale) IN SLOVENIA.

 di Daniela Fogar

Lokev si trova a pochi chilometri dal confine di Stato, adagiato in una valle boscosa a circa 965 s.l.m. a nord-ovest dell’Altopiano di Tarnova. Oltre che da Trieste (al cui territorio comunale è appartenuto sino al 1945, quando è stato occupato dalla Yugoslavia del dittatore Tito), Lokev-Corniale puo’ essere raggiunto facilmente anche da Nova Gorica, da Ajdovščina (Aidussina) ed Idrija (Idria), eppure da Čepovan (Chiapovano) e Most na Soči (Santa Lucia).

6717

(Nella foto di apertura in alto: l’ingresso della Parrocchiale di S. Michele Arcangelo a Lokev. Qui sopra: la Cappella gotica dei Cavalieri Templari di Lokev – foto D. Fogar)

Per gli appassionati del Mistero, la principale caratteristica di Lokev è la presenza di una “Chiesetta gotica” (indicata anche dai cartelli turistici) appartenuta ai Cavalieri Templari.

Trattasi di una piccola “Cappella Gotica” risalente al XII secolo, che sorge al centro del paese, nei pressi della Parrocchiale di San Michele del 1613 (che sopra l’ingresso ostenta l’ “Occhio Onnisciente” di Dio) e della Torre di Guardia o “Tabor” (eretta dai veneziani nel 1485 a causa della minaccia Ottomana)” ha scritto Giancarlo Pavat nel suo libro di successo “Nel Segno di Valcento” (Edizioni belvedere di latina 2010). Il villaggio di Corniale-Lokev fu, dal X secolo, feudo dei Vescovi di Trieste, vassalli del Patriarcato di Aquileia, che lo concessero ai Conti di Gorizia, a loro volta legati da vincoli di vassallaggio. “Non è nota la data dell’edificazione della Cappella. Stando allo stile architettonico è riconducibile al XII secolo, ma ad una data più precisa si può giungere soltanto per ragionamento ed attraverso ipotesi. Per ovvi motivi cronologici, relativi alla loro fondazione ed alla presenza in Italia, i “Poveri Cavalieri di Cristo” non possono aver ricevuto la terra di Corniale ed eretto la Cappella, prima del 1134, se non addirittura dopo la Bolla di Papa Innocenzo II” spiega lo scrittore triestino “Si è detto che il territorio di Corniale era in mano ai Conti di Gorizia, feudatari dei Vescovi Triestini e dei Patriarchi Aquileiesi, pertanto fu sicuramente uno di questi tre “potentati” ad effettuare la donazione ai Templari. Ma che cosa venne donato esattamente?

Digital

(Nella foto sopra: l’Occhio Onniscente sopra l’ingresso della Parrocchiale di Lokev – foto D. Fogar)

Nell’attuale Lokev sorgeva certamente un castello o una torre fortificata con alcuni edifici di servizio. Difficile credere che nella località l’”Ordine del Tempio” non abbia vantato anche una “mansio”.

Non dimentichiamo che il villaggio si trovava, e si trova, in un importante nodo nevralgico, sulla strada che, da Trieste e dal mare, porta nell’entroterra carsico. Ed i Templari hanno sempre preferito possedere località strategiche dal punto di vista delle comunicazioni e da quello economico e militare. Però, circa un secolo dopo, nel 1234, il Castello (o Torre) di Corniale, risulta di proprietà del Conte Mainardo III (+ 1258) di Gorizia. Il castello è citato in un coevo documento veneziano ove non si fa menzione della “Cappella Gotica”. Non è immaginabile una sorta di “coabitazione” tra i Templari ed i Conti Goriziani” ci spiega Pavat. Infatti i superbi Cavalieri non dipendevano da nessuno ed erano orgogliosi della forza del proprio Ordine.”Erano quella che oggi si direbbe una potenza a livello mondiale, mentre i Conti di Gorizia erano una “potenza regionale”. E’ plausibile, quindi, che ci sia stata una permuta di beni

Ma a Lokev esiste un altro elemento che potrebbe attestare la presenza dei Templari e si trova vicinissimo alla “Cappella Gotica”. Si tratta di almeno quattro (forse cinque) esemplari del simbolo della Triplice Cinta.

Lokev, Slovenia

(Un “collage” con le Triplici Cinte presenti a Lokev – foto D. Fogar)

Si tratta dello schema del gioco noto in italiano come “Filetto”. Detto anche “Mulino” oppure “Mulinello” o, ancora, “Smerello”, dal latino “merellus“, pedina. In tedesco viene chiamato “Mùhle“. In Inghilterra è indicato come “Morris“, “Mill“, “Merels” o “Tic Tac Toc”. “Mérelles” in Francia, “Morels” in Spagna e “Mølle” in Norvegia e, ma non dappertutto, “Kvarnspel” in Svezia.

1 selciato davanti alla parrocchiale

(Foto sopra: il vialetto di accesso alla Parrocchiale di Lokev – foto D. Fogar)

Graficamente è reso da tre quadrati concentrici, con quattro segmenti che collegano i punti mediani dei lati. In alcune versioni esistono ulteriori segmenti che uniscono tra loro gli angoli ed il centro del quadrato.

2 TC3 Tc

4 Tc

5 Tc6 Tc

(Le cinque Triplici Cinte incise sui basoli del vialetto di accesso alla Parrocchiale di Lokev – foto D- Fogar)

Come ha spesso ricordato Pavat,quello ludico è soltanto l’ultimo, in ordine di tempo, utilizzo del disegno. Che, in realtà, è un simbolo antichissimo”.

I quattro (o cinque) esemplari di “Triplice Cinta” di Lokev sono incisi sui basoli di pietra calcarea che costituiscono il vialetto d’accesso alla già citata Parrocchiale di San Michele.

I simboli sono stati realizzati prima o dopo la messa in opera dei basoli? Difficile dirlo con certezza. Il fatto che alcuni siano particolarmente consunti ed altri meno, potrebbe far pensare che non siano stati realizzati nel medesimo momento ma con i blocchi già in situ.

Croce Patente

(Foto sopra: Una “Croce Patente” incisa sui basoli della Parrocchiale di Lokev. in basso: un “Segno del Golgota” sui medesimi basoli- foto D Fogar)

Segno del Golgota

Tra l’altro sui medesimi basoli si vedono perfettamente alcune piccole croci che araldicamente possono essere identificate come “Croci Patenti” e “Segni del Golgota“. Anch’esse possono essere ascritte ai Templari?

(Daniela Fogar).

QUI DI SEGUITO PUBBLICHIAMO ALTRE IMMAGINI DEI MONUMENTI PRESENTI A LOKEV (CORNIALE) RISALENTI ALL’ORMAI LONTANO 2002, SCATTATE E CONCESSECI DALLO SCRITTORE GIANCARLO PAVAT. CHE RINGRAZIAMO PER LA GENTILEZZA.

LA REDAZIONE.

Cappella Templare XII sec-foto Pavat 2002

(La Cappella dei Templari di Lokev-Corniale)

Tabor di Corniale - foto Pavat 2002

(Il “Tabor” di Lokev-Corniale.  Oggi sede di un Museo Militare)

Bifora Cappella Templare di Corniale - foto Pavat 2002

(Elegante bifora della Cappella dei Cavalieri Templari di Lokev-Corniale)

 

 

 

 

 

Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *