Mercoledì 27 agosto, ore 21.00, illustrazione del patrimonio manoscritto conservato al convento di San Sosio a Falvaterra (FR).

L’Associazione Culturale FABRATERIA, in coerenza ai propri obiettivi di valorizzazione del patrimonio culturale locale, invita tutti mercoledi 27 agosto p.v., alle ore 21.00, presso la chiesa parrocchiale di Falvaterra (FR), alla illustrazione del patrimonio manoscritto conservato al convento di San Sosio.

L’illustrazione sarà fatta da Padre Giuseppe Comparelli (Padre Costantino), responsabile Cultura dei Padri Passionisti, e corredata da videoproiezioni curate da Marco Toti.

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(nella foto: il Convento di S Sosioa Falvaterra).

Si tratta di testi manoscritti di vari argomenti che vanno dal ‘600 all’ 800.

La gran parte sono di autori passionisti, missionari e uomini di cultura. Di alcuni si descriveranno i ritratti.

Saranno illustrate grafie antiche, conservazione, collocazione ecc. di un eccezionale materiale degno della più attenta considerazione.

Il ritiro di San Sosio Martire in territorio di Falvaterra fu fondato da San Paolo della Croce il 2 aprile 1751. Era un piccolo fabbricato per abitazione di un eremita che avrebbe dovuto custodire una chiesetta, umida e fredda, che i Padri Benedettini dedicarono a San Sosio, diacono della chiesa di Miseno e martire, nel 305, insieme con San Gennaro e compagni durante la persecuzione di Diocleziano. Nel 1772 si iniziò la costruzione di una nuova chiesa, terminata nel 1802. In seguito lentamente e con pochi mezzi si trasformò anche il primitivo “romitorio” per poter ospitare una comunità di 12 religiosi al principio. Dopo la seconda guerra mondiale il tutto è stato ristrutturato adattandolo a casa per esercizi spirituali. Per tutto l’anno vi convengono numerosi gruppi religiosi e Laicali per incontri di preghiera, corsi di studi e ritiri. Per diversi anni fu sede del Superiore provinciale ed ha ospitato numerosi gruppi di giovani studenti Passionisti, divenuti in seguito ferventi missionari, annunziatori del Vangelo della passione del Signore. Parecchi religiosi morti in concetto di Santità hanno dimorato in San Sosio, come il Beato Domenico della Madre di Dio e il P. Fortunato De Gruttis. Attualmente i Passionisti continuano ad accogliere fraternamente sacerdoti, religiosi e laici che vogliono riunirsi a pregare e meditare in un ambiente rasserenato dal silenzio e dal raccoglimento. La comunità gestisce anche la parrocchia del vicino paese di Falvaterra, lavorandovi con zelo ed impegno.

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