ALLA RISCOPERTA DELLE DIMENTICATE MURA MEGALITICHE DI CECCANO; di Roberto Adinolfi.

In apertura: Mappa del centro storico di Ceccano, con evidenziata la chiesa di San Nicola e il circuito delle arcaiche mura megalitiche.

 

 

ALLA RISCOPERTA DELLE DIMENTICATE MURA MEGALITICHE DI CECCANO

di Roberto Adinolfi

 

Nell’articolo pubblicato su questo sito, dedicato al fenomeno della “Lancia di luce” che si verifica durante il Solstizio d’Inverno nella chiesa di San Nicola, sono state menzionate le Mura Megalitiche di Ceccano (FR). Si tratta di un argomento poco conosciuto alla maggior parte delle persone, sebbene ancora oggi siano visibili ad un attento osservatore.

La nostra ricerca comincia dove ci eravamo lasciati nella chiesa di San Nicola, proprio sotto la parete laterale opposta al portale della stessa. Le mura non sono visibili dall’interno della Chiesa ma basta girare l’angolo ed entrare nel Hortus conclusus (giardino comunale) e sul lato sinistro è possibile osservare quello che resta.

Sono presenti 6 blocchi di forma diseguale poggiati sulla roccia affiorante per un tratto di circa 2 metri.

 

2. Immagine sopra: I resti delle mura megalitiche visibili sotto la chiesa di San Nicola

 

Si trova traccia di queste tratto in una pubblicazione intitolata ”Fabrateria Vetus” di Sabina Antonini (edizioni Quasar) di cui riportiamo una tavola illustrata e una foto dell’epoca (3-4. immagini in basso).

Le mura continuano anche se non visibili sotto l’ex ospedale e sotto Palazzo Antonelli (Municipio) fino ad arrivare alla chiesa di San Giovanni Battista. Circostanza confermata da alcune pubblicazioni che analizzano le quote, le curve di livello e l’andamento curvilineo delle costruzioni medievali e moderne.

I tratti ancora visibili presso San Giovanni Battista sono due. Uno è esterno ed è visibile passeggiando nel centro storico.

5. Immagine sopra: Una immagine tratta dal libro ”Fabrateria Vetus” di Sabina Antonini e (6. Immagine in basso) una foto attuale dei resti delle mura megalitiche presso la chiesa di San Giovanni Battista.

 

7. Immagine sopra: scorcio della cd. “Cripta di San Giovanni” in cui si notano i massi di un tratto di mura megalitiche – foto G. Pavat febbraio 2016.

L’altro invece è visibile nel locale sottostante la sagrestia di San Giovanni visitabile solo in alcune occasioni (come quella Natale perché viene utilizzato per il presepe).

 

8. Immagine sopra: Le mura megalitiche visibili nella “cripta” sotto la sacrestia di San Giovanni Battista a Ceccano.

9. Immagine sopra: partciolare dei massi delle mura megalitiche di San Giovanni

10. Immagine in basso: Una foto, tratta dal libro ”Fabrateria Vetus” di Sabina Antonini , delle mura megalitiche visibili sotto la chiesa di San Giovanni Battista.

I due tratti delle mura di San Giovanni sono perfettamente allineati, costituisco quindi un importante indizio che conferma il percorso delle mura ipotizzato.

L’ultimo tratto si trova sotto i ruderi della chiesa di San Pietro. Forse è il tratto più completo e meglio conservato delle mura ma, allo stesso tempo, il meno visibile a causa della vegetazione che ormai lo copre totalmente.

Siamo riusciti a recuperare diverse foto e secondo alcuni testi ci sono circa 11 massi visibili che costituiscono le fondamenta della chiesa distrutta.

11. Immagine sopra: nella foto del geologo Ivan Coccarelli, i resti delle mura megalitiche che vennero utilizzate come fondamenta della, oggi diruta, chiesa di San Pietro.

12. Immagine sopra: Nella foto dell’architetto Daniele Baldassarre, i resti delle megalitiche presso la diruta chiesa di San Pietro a Ceccano.

13-14 – Sopra e sotto: Nelle immagini tratte dal libro ”Fabrateria Vetus” di Sabina Antonini, i resti delle mura megalitiche visibili sotto la diruta chiesa di San Pietro.

Le Mura Megalitiche del Basso Lazio e in particolare quelle di Ceccano sono state per anni dimenticate e trascurate dall’archeologia canonica, solo alcuni studiosi hanno sviluppato questa tematica in periodi in cui non conveniva palarne, su tutti vogliamo ricordare Giorgio Copiz.

Giorgio Copiz ci ha lasciato nel 2019 ma le sue ricerche sono state per molti di noi fonte di ispirazione.

Una delle sue teorie che più ci ha colpito è quella secondo cui le città del basso Lazio fossero state costruite secondo schemi di costellazioni, proprio su una di queste (15. immagine in basso) troviamo menzionata Ceccano nello schema della costellazione del LEO MAIOR.

Ma la ricerca continua……

(Roberto Volterri)

Le immagini sono state fornite dall’autore.

Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *