E’ in edicola il numero 71 della rivista FENIX. Enigmi e misteri della Storia e del Sacro.

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FENIX - n71 - 2014

E’ in edicola il numero 71 della rivista “FENIX. Enigmi e misteri della Storia e del Sacro”, diretta da Adriano Forgione.

Il noto ricercatore e autore Gregg Braden parla della Matrix Divina, la matrice energetica universale che permea tutto e la cui sfera d’azione può essere influenzata dalle emozioni umane • Adriano Forgione esamina il volto di roccia di Rio de Janeiro in Brasile, le cui incisioni hanno fatto ipotizzare caratteri di scrittura fenici, ma che in realtà rimanderebbe a un’antica civiltà perduta • Lo Scienziato Eretico Robert Schoch presenta la tradizione magica hawaiana nota come kahunaismo, che ha parallelismi con la cultura berbera • José Gregorio Gonzalez ci porta nelle Canarie a scoprire le pintaderas, sigilli di argilla cotta con simboli incisi, la cui funzione ancora oggi rimane misteriosa. A seguire Adriano Forgione esamina i Guanchi e crani anomali che ne dimostrerebbero l’appartenenza a una razza primordiale • Giovanni De Menna analizza la misteriosa civiltà sorta a Malta e Gozo, dedita al culto della Grande Madre e diffusa in tutto il Mediterraneo • Per Italia Misteriosa Ezio Albrile ci conduce ad Aosta nella Collegiata dei Santi Pietro e Orso, dove un quadrato magico richiama antichi culti solari • Alexander Einar Verdoux continua a trattare i significati simbolici e pratici della tradizione del tantra, partendo dalle splendide sculture dei templi di Khajuraho • Per Voci da Mu Simone Barcelli indaga sugli enigmi archeologici dell’antica città di Asikli Hoyuk, in Turchia • In Scienze Perdute intervistiamo l’autore e ricercatore Carlo Dorofatti sulla tradizione esoterica legata all’eros sacro • Mike Plato conclude l’intervista virtuale allo studioso polivalente della tradizione esoterica Salvador Freixedo • Per Symbolica Alfonso Piscitelli ci offre un quadro approfondito della figura di Julius Evola, in occasione dei quarant’anni dalla sua morte • Mike Plato ne Il Vigilante si occupa del pensiero del filosofo immaterialista George Berkeley • In Luoghi Misteriosi Isabella Dalla Vecchia ci mostra il serpente di pietra di Saturnana, nel pistoiese, forse connesso agli antichi rituali della fertilità • In Scriba degli Dei Athon Veggi esamina il simbolo e la tradizione egizia degli dei Neteru •

SOMMARIO

06 – 12 FENIX News

a cura di Adriano Forgione

14 – 20 Matrix Divina

di Gregg Braden

22 – 28 La Sfinge del Brasile

di Adriano Forgione

30 – 33 Lo Scienziato Eretico

Kahunaismo, l’Antica Magia delle Hawaii

di Robert Schoch

34 – 35 Akasha – Libri di Conoscenza

a cura di Mike Plato

36 – 42 Le Pintaderas delle Canarie

di José Gregorio Gonzalez

43 Abbonamenti e Arretrati

44 – 50 La Civiltà della Grande Madre – I parte

52 – 56 Italia Misteriosa – L’Anello Magico di Aosta

di Ezio Albrile

57 Mostre

a cura di Silvia Agabiti Rosei

58 – 59 Eventi – Foto Viaggio FENIX in Israele

60 – 65 Khajuraho. Unione Divina II parte

di Alexander Einar Verdoux

66 – 70 Voci Da Mu –

La Civiltà Dimenticata di Asikli Hoyuk

di Simone Barcelli

72 – 75 Scienze Perdute – Il Grande Arcano

a cura della Redazione

76 – 82 Il Giogo degli Dei II parte

di Mike Plato

84 – 88 Symbolica Il Cammino dell’Artista-Mago
di Alfonso Piscitelli

90 – 91 Booxtore – Aggiornamento Catalogo

a cura di Mike Plato

92 – 93 Il Vigilante – Il Filosofo Majanico e il Sottile

Inganno della Materia (e del Tempo)

di Mike Plato

94 – 95 Luoghi Misteriosi – Il Serpente di Pietra

di Isabella Dalla Vecchia

96 – 97 Lo Scriba degli Dei – Chi sono gli Dei Neteru

di Athon Veggi

98 – 106 Ultravenice – Episodio 8

Adriano Forgione

EDITORIALE di Adriano FORGIONE.

La Voce della Fenice
Nello scorso editoriale ho fatto riferimento alla situazione in atto, nel momento in cui scrivo, nello Stato di Israele e nella Striscia di Gaza, e a come tale situazione di tensione trovi riscontri anche in alcuni passi evangelici relativi a Gerusalemme, simbolo della divisione dell’uomo attuale che, per quanto usi Dio come strumento di propaganda, ne è totalmente privo. I passi che ho citato sono una vera e propria profezia. C’è un altro evento, avvenuto il 24 luglio scorso, che credo abbia a che fare con i segni della fine di una civiltà. Devo premettere che sono della convizione che ogni evento ha una sua ragione e origine prima su un piano energetico e poi su un piano fisico. Inoltre, sono anche dell’idea che è nostro dovere, se perseguiamo la Conoscenza e cerchiamo il linguaggio sacro, di estrapolare dei messaggi da ciò che accade e, se ci fate caso, proprio quei luoghi che oggi sono infiammati da conflitti sanguinosi a sfondo religioso (che sottolineo, è solo il pretesto per ottenere potere e controllo) sono legati alla nascita della nostra civiltà, sono la culla della civiltà. Dal Pakistan, all’Afghanistan, all’Iraq, sino alla Terra Santa. È come se quelle terre, che un giorno ci permisero di uscire dal caos, dando struttura e forma alla civiltà, oggi siano le prime a rientrare nel caos, suggerendo un messaggio dirompente e allarmante a noi occidentali dormienti. Per cui è meglio che ci svegliamo, in quanto questo stato di torpore potrebbe causarci un brusco risveglio. Dunque, l’evento di cui parlo è la distruzione con cariche di tritolo del santuario musulmano venerato tradizionalmente come il luogo di sepoltura del profeta Giona, a Mosul, effettuata dai militanti del nuovo autoproclamatosi “califfato islamico” in Iraq, l’ISIS. I residenti hanno affermato che i militanti hanno prima ordinato ai fedeli di uscire dalla Moschea del Profeta Younis, o Giona, per poi farla saltare in aria, come mostra anche un filmato diramato dalle agenzie stampa. La moschea fu eretta su un sito archeologico risalente all’VIII secolo a.C. e la tradizione islamica vuole che fosse il luogo di sepoltura del profeta, che sia nella Bibbia che nel Corano viene inghiottito da un enorme pesce o una balena, per essere poi inviato da Dio a Ninive, l’attuale Mosul. La moschea fu restaurata nel 1990 sotto il defunto dittatore iracheno Saddam Hussein e fino al recente blitz di ISIS, che ha conquistato Mosul, era una destinazione popolare per i pellegrini musulmani da tutto il mondo. I residenti di Mosul hanno dichiarato all’Associated Press che i militanti hanno considerato la moschea un luogo di apostasia e non di preghiera e pertanto da distruggere. Cosa già accaduta poco prima con la moschea dell’Imam Aoun Bin al-Hassan. È un evento di una gravità enorme. Non parliamo di una statua, per quanto antica e unica come il Buddha a Bahamiyan, ma della TOMBA, per quanto presunta, di un profeta! Un luogo di riposo eterno di un uomo sacro, oltretutto anticipatore della resurrezione del Cristo. Questo evento ha delle implicazioni enormi in relazione agli scopi che l’oscurità si è prefissa e non va vista solo come la distruzione di un edificio. Non a caso, ne sono certo, anche questo evento è legato a profezie fatte da Gesù e presenti nel Vangelo, precisamente in Matteo 16: «Alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: “Maestro, da te vogliamo vedere un segno”. Ed egli rispose loro: “Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!”». Lascio a voi ogni considerazione in merito e vi ricordo che da questo mese è in edicola ITALIA MISTERIOSA. Buona Lettura.

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