Il mistero delle cosiddette “Energie Sottili”. Il Barone von Reichenbach & Co. e la “Forza Odica”; di Roberto Volterri. 

 

Immagine di apertura: una classica “foto Kirlian” ottenuta con alte tensioni applicate a elettrodi su cui si appoggia la foglia. “Forza Odica” o semplice “Effetto corona”?

 

 

Lampi di Genio?

Le  cosiddette “energie sottili”, il Barone von Reichenbach & Co. e la “Forza Odica” 

 

di Roberto Volterri

 

 

Energie sottili”?

Sembra una definizione ben poco “scientifica” ma – ci si perdoni l’accostamento! –troviamo qualcosa di simile anche nei campi più avanzati della Fisica dei nostri giorni.

Una cosiddetta “Energia Oscura” sarebbe infatti diffusa nello spazio in maniera omogenea e potrebbe fornire una giustificazione alla “espansione accelerata” dell’universo, ovvero alla sua espansione con una velocità che sembra stia aumentando nel tempo contrariamente a quanto ipotizzato da Albert Einstein e Willem de Sitter.

Tali considerazioni sulla misteriosa, forse non meglio definibile, “Energia Oscura” sono attribuite ai fisici Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt e Adam Riess i quali studiavano Supernove situate in alcune galassie molto, molto lontane.

Evidentemente intuizioni non da poco poiché nel 2011 ai tre studiosi è stato assegnato il Premio Nobel!

Torniamo sulla Terra…

 

Molti studiosi ‘fuori dal coro’ hanno dedicato all’argomento “Energie sottili” anni e anni di strane ricerche, come, ad esempio, verso la fine del XIX secolo, i due studiosi Darget e il Baraduc i quali intraprendono una lunga serie di esperienze, gran parte delle quali prevedono anche ‘materiale’ proveniente dal locale… obitorio.

 

2-3. Immagine in alto, l’immagine fotografica ottenuta dal dottor Hippolyte Baraduc mentre la moglie Nadine era sul letto di morte.

In basso il dottor Baraduc. Secondo quel ricercatore le forme nebulose sulla destra del corpo della sua consorte  sarebbero (con seri dubbi di chi scrive)  “energie sottili” – l’anima? – liberatesi al momento del trapasso …

  

4-5. Immagini sopra e sotto: Due rare pubblicazioni del Baraduc sulla “forza vitale”

Un insigne medico radiologo, il professor Lodovico Armani (1894 – 1965), autore di un centinaio di pubblicazioni di alto spessore scientifico, ebbe modo di illustrare anche altri strani esperimenti volti a mettere in evidenza “radiazioni” emesse dalla materia organica vivente e… non solo.

“… Il Darget – scrive in un suo saggio il dottor Armani che a tali esperienze si era interessato – prese una lastra fotografica, l’avvolse in una carta stampata o manoscritta, poi in carta nera e poi in un’altra carta qualsiasi: tenendo questo pacchetto sulla fronte o sul petto per una, due o tre ora, la lastra veniva impressionata dalla scrittura, anche se fra la lastra e la carta scritta si interponeva un foglio di carta bianca. La scrittura risultava ora negativa ora positiva, anche sulla stessa lastra. Questi risultati li ottenne anche con animali e con vegetali…”.

A cosa erano dovute le immagini ottenute?

Al calore corporeo?

Ad una imperfetta esecuzione delle esperienze?

Oppure a delle misteriose ‘energie sottili’ – denominate ‘Raggi V’ – come all’epoca sostengono i due sperimentatori?

Ad onor del vero nessuna prova sperimentale – al di là di ogni ragionevole dubbio – emerge a favore di tali fantomatiche ‘sottilissime’, inafferrabili radiazioni…

Un procedimento del tutto diverso – prosegue l’Armani – venne invece seguito dal dottor Luys, che ne fece oggetto di una comunicazione alla Società di Biologia di Parigi nel 1897. In camera oscura, alla luce rossa, egli mise una lastra fotografica in una bacinella in modo che la gelatina fosse rivolta all’insù; la coprì poi di un sottile bagno di idrochinone ed appoggiò i polpastrelli delle dita sulla gelatina per 15 o 20 minuti. Passò poi a sviluppare la lastra come al solito. Vide allora che nei punti dove aveva appoggiato i polpastrelli si aveva un’impressione meccanica con i pori dell’epidermide, mentre attorno s’era formato un alone luminoso più o meno esteso. Era questo in rapporto al sesso, all’età, allo stato di salute del soggetto, al suo momento fisiologico ed al suo stato emotivo…”.

Analoghe esperienze sono poi compiute dal Chaigneau, dal Colomès, dal Majewsky e dal Delanne il quale “… per eliminare i raggi calorici oscuri presumo intenda la radiazione infrarossa, N.d.A. – usò uno schermo di 15 mm di allume ed ottenne ugualmente l’effluviografia. Mentre non ottenne nessuna immagine da un recipiente di vetro attorniato da ovatta, nel quale si faceva passare una corrente d’acqua a 40°C. Interpose anche, fra lastra e mano, uno schermo di 1 cm di acqua corrente fredda, fatta passare tra due lastre di vetro opportunamente disposte come una scatola. Anche così ottenne l’effluviografia con posa di mezz’ora.”

Curiosi esperimenti, se vogliamo analoghi a quelli del nostro dottor Guido Cremonese

ben illustrati da chi scrive nel libro “ Gli Stregoni della Scienza”. Esperimenti da ripetere…

  1. Immagine sopra: la copertina de “Gli Stregoni della Scienza” ( Eremon Edizioni, 2017)

 

Ma ora arriviamo finalmente all’inafferrabile ‘Forza Odica’ .

Come non ricordare infatti il Barone von Reichenbach, chimico di valore, il quale ipotizza l’esistenza di una impalpabile ‘energia sottile’ a cui dà il nome di OD?

Karl Ludwig Freiherr von Reichenbach nasce a Stoccarda nel 1778 ed è stato inizialmente un illustre chimico, geologo, metallurgista, naturalista, imprenditore industriale e membro della prestigiosa Accademia Prussiana delle Scienze.

Meglio noto per la scoperta di svariati prodotti chimici come il Creosoto, il  Fenolo,    la Paraffina, il Pittacal (forse il primo colorante sintetico) e per altri suoi contributi alla ricerca “di stretta osservanza”, in età avanzata, nel 1843, intraprende delle interessanti esperienze sulle facoltà di alcuni individui che affermano di poter distinguere dal diverso ‘colore dell’irradiazione’ i due poli di un magnete.

7-8. Immagine sopra: il Barone Karl Ludwig Freiherr von Reichenbach sostenitore dell’esistenza di una non meglio definibile ‘Forza Odica’ emanata da magneti e da parecchie altre sostanze. In seguito si sarebbe arrivati al ‘Corpo di plasma biologico’ e all’Aura’. In basso, una recente pubblicazione sull’Energia Odica del Reichenbach.

I suoi soggetti, fatti cadere in uno stato di leggera trance, sostengono infatti di percepire come ‘fredda e piacevole’ l’estremità di una barra di ferro magnetizzata e come ‘calda e ripugnante’ l’altra estremità.

Von Reichenbach sperimenta con centinaia di sensitivi per circa un quarto di secolo, giungendo alla conclusione che l’alone percepito dai suoi soggetti – alone che egli chiama OD – non dipende né dal calore, né dal magnetismo, né dall’elettricità, ma sia un ‘quid’ completamente nuovo, forse intimamente legato a ciò che oggi chiameremmo ‘bioenergia’. Ne disserta a fondo in un libro significativamente intitolato “Indagini sulla dinamica del magnetismo, dell’elettricità, del calore, ecc. nei loro rapporti con la forza vitale”.

Nel 1839 si ritira dall’industria e inizia una indagine sulla patologia del sistema nervoso umano. Studia la nevrastenia, il sonnambulismo, l’isteria e le varie fobie, avallando l’idea che tali condizioni siano influenzate dalla Luna.

Dopo aver intervistato molti pazienti conclude che tali patologie tendono ad affliggere le persone dotate di notevole sensibilità, quelle che oggi la moderna parapsicologia definirebbe ‘paragnosti’.

       

 

 

  1. Immagine sopra: più o meno così i ‘sensitivi’ sperimentati da von Reichenbach avrebbero visualizzato qualcosa di indefinibile che si sarebbe sprigionato dalle mani di alcuni individui ma anche da corpi inorganici, cristalli, calamite, ecc. Suggestione o in effetti la materia animata e inanimata irradia… ‘energie sottili’?

 

Si interessa alle ricerche di Mesmer e ipotizza inizialmente che lo stato di “mesmerizzazione” possa essere influenzato da campi elettromagnetici presenti nell’ambiente. Forse è vicino alla verità ma in seguito le sue esperienze lo portano a ipotizzare una nuova e imponderabile forza – in qualche modo correlata ai veri fenomeni magnetici – che egli ritiene sia una emanazione proveniente dalla materia stessa, una sorta di “principio vitale” che permeerebbe e collegherebbe tutti gli esseri  viventi.

A queste manifestazioni del vitalismo egli dà il nome di “Forza Odica“.

Energie sottili”, frutto di inadeguate conoscenze di una Fisica e di una Biologia d’altri tempi oppure dimenticati…’lampi di Genio’.

Per adesso qui ci fermiamo, e, per ampliare le loro eventuali ricerche su questo controverso aspetto della Conoscenza. ai lettori de “Il Punto sul Mistero” suggerirei qualche libro già disponibile ed un altro che lo sarà tra breve.

(Roberto Volterri)

  • Tutte le immagini sono state fornite dall’autore.

   10-11. Immagini sopra e sotto: Due libri sulle cosiddette “Energie sottili”

  1. Non appena terminata la sezione del libro dedicata all’attività sperimentale che potrà consentire al lettore di “partecipare” attivamente anche a molti dei “Lampi di Genio” descritti, su Amazon vedrà la luce questo libro. Manca poco…

 

 

 

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Un commento:

  1. Forza, Roberto!! (:-) Interessante l’articolo e
    Complimenti per il nuovo libro!!!

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