“Thvma’, ovvero il “maestro” citato nel titolo, è il nome che compare su almeno uno dei reperti rinvenuti nel sito dell’antica città di diritto romano di Fregellae.
Per “Coroplastica”, invece, si intende la lavorazione della terracotta nell’Antichità. Ed infatti, il termine viene utilizzato soprattutto in ambito archeologico
Pertanto la mostra verte sugli artefatti in terracotta, che decoravano il frontone del Tempio del Foro di Fregellae (e che per la prima volta escono dai magazzini museali in cui erano conservati) e che sono stati attribuiti a Thvma. “Perché aveva una “maniera” caratteristica lavorativa” ci spiega la Direttrice del Museo nonché curatrice dell’esposizione, Teresa Ceccacci “Un pezzo poi è firmato, e che io sappia, ne esistono solo tre esemplari al mondo di artefatti con firme“.
Di questo scultore, Thvma, non sappiamo praticamente nulla se non il nome. NOMINA NUDA TENEMUS (giusto per citare un celebre del De contemptu mundi di Bernardo di Cluny del XII secolo).
È già questo costituisce un fattore straordinario. Come ci ha spiegato la dottoressa Ceccacci, sono pochissimi i manufatti e le opere d’arte giunte sino a noi, “firmate” dagli artefici.
Questa rarita è, appunto, un ulteriore motivo per non perdere questa Mostra “fregellana”.
THVMA. ALLA SCOPERTA DEL MAESTRO COROPLASTA”. TRA FREGELLAE E IL MEDITERRANEO ‘
Museo Archeologico “Amedeo Maiuri” di Fregellae.
Corso Repubblica 2
Ceprano (FR)