UNIVERSITA’ DA TUTTA EUROPA PER CEPRANO E FREGELLAE (FR); di Giancarlo Pavat

Immagine di apertura: uno scorcio di una domus di Fregellae – foto G. Pavat 2022

 

UNIVERSITA’ DA TUTTA EUROPA PER CEPRANO E FREGELLAE (FR).

Firmato un importante protocollo volto ad una migliore conoscenza, tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico delle due località ciociare.

di Giancarlo Pavat

Con buona pace di chi, ancora oggi, denigra il territorio della Ciociaria (e, più in generale del Basso Lazio, ritenendolo buono soltanto per produrre mozzarelle e caciotte; ottime, ci mancherebbe….ma un’area geografica non può essere solamente questo…), è arrivato uno straordinario annuncio ufficiale da parte di due enti culturali e scientifici di primissimo livello e dei Comuni del frusinate a cui fanno riferimento; Ceprano e Arce, guidati rispettivamente dai sindaci Marco Galli e  Luigi Germani.

Le due istituzioni culturali e scientifiche sono il Museo Archeologico “Amedeo Maiuri” di Ceprano e il Parco Archeologico di Fregellae che si trova, appunto, nel territorio di Arce.

Una notizia, quindi, che dimostra (se mai ve ne fosse ancora bisogno) come la provincia di Frosinone può porsi a testa alta tra i maggiori poli culturali, artistici e archeologici italiani e europei.

2. Immagine sopra: uno dei mosaici pavimentali delle domus della città di diritto romano di Fregellae (FR) – foto G. Pavat 2022.

 

È stato sottoscritto con le Università di Oxford, di Cambridge, di Gent e di Monaco un protocollo per la condivisione e l’attuazione del progetto denominato “New light on Fregellae”, nel comprensorio archeologico di Fregellae (comuni di Ceprano e Arce), rivolto ad una migliore conoscenza, tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio archeologico, che consentirà di far ripartire le ricerche ma anche gli studi sulla città di diritto latino, distrutta dagli stessi romani nel 125 a.C.” ci spiega il Direttore Scientifico del Museo cepranese, l’archeologa dottoressa Teresa CeccacciGrazie a questo importante progetto le Università straniere, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologica daranno vita ad una campagna di prospezioni mediante utilizzo di un georadar, che permetteranno di verificare nel sottosuolo dell’area su cui sorgeva la città di Fregellae, l’esistenza di altri reperti e strutture archeologiche senza dove ricorrere ai tradizionali scavi”.

3. Immagine sopra: la dottoressa Ceccacci illustra ai visitatori la storia di Fregellae.

Tra l’altro, la dottoressa Ceccacci fa parte della Direzione Scientifica del Progetto “New light on Fregellae”, assieme al prof Filippo Coarelli e alla dottoressa Giovanna Battaglini dell’Università di Perugia, alla dottoressa Francesca Diosono dell’Institut fur Klassiche Archeologie della Ludwig Maximilian Universitat di Monaco di Baviera, al Direttore del Parco Archeologico di Fregellae dott. Marco Germani, al dottor Stephan Kay della Britisch School at Rome, al professor Alessandro Launaro della Facoltà di Studi Classici dell’Università di Cambridge, al professor Dominik Maschek della Facoltà di Studi Classici dell’Università di Oxford, al dottor Carlo Molle della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle province di Frosinone e Latina e al dottor Lieven Verdonck dell’Università di Gent.

3. Immagine sopra: alcuni reperti fregellani esposti al Museo “Amedeo Maiuri” di Ceprano (FR)

Ma le novità non sono certamente finite. “Desidero sottolineare l’importante sinergia instauratasi tra il Museo Archeologico “Amedeo Maiuri” che dirigo e il Parco Archeologico di Fregellae diretto dal dottor Marco Germani” prosegue la Ceccacci “Collaborazione che sta dando importanti risultati sul piano sia storico-scientifico che turistico. E proprio seguendo questo solco, entrambe le realtà archeologiche, ovvero Museo cepranese e Parco di Arce, hanno aderito alle Journées Européennes de l’archéologie organizzate dall’Inrap (Institut national des recherches archéologiques préventive con sede a Parigi) e dal Ministero della Cultura Francese per le giornate del 17, 18 e19 giugno prossimo. Ai turisti ed agli appassionati” conclude l’archeologa cepranese “sarà quindi possibile, in quei giorni, assistere al cantiere di restauro a porte aperte”.

(Giancarlo Pavat)

 

4. Immagine sopra: la dottoressa Teresa Ceccacci, Direttore Scientifico del Museo Archeologico “Amedeo Maiuri” di Ceprano (FR).  

 

  • Se non altrimenti specificato, le immagini sono state fornite dalla dottoressa Teresa Ceccacci, Direttore Scientifico del Museo Archeologico “Amedeo Maiuri” di Ceprano (FR)

 

 

 

Spread the love

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *