CLAMOROSO! UN ALTRO CASO DI ESADATTILIA IN UN DIPINTO DEL ‘600 A CECCANO (FR).

Ceccano FR -Chiesa S Sebastiano 6-12-2015

UN ALTRO CASO DI ESADATTILIA A CECCANO (FR).

NELLA CHIESA S. SEBASTIANO, S. GIUSEPPE HA SEI DITA ALLA MANO DESTRA!

di Giancarlo Pavat.

Lo scopo principale delle ricerche del sottoscritto e degli altri studiosi che da alcuni mesi si stanno interessando ai misteri, ai segreti ed alle curiosità della città di Ceccano (FR) e del territorio circostante, è quello di scoprire il suo Passato meno noto, se non del tutto sconosciuto e, ovviamente, fare divulgazione. Convinti che divulgazione significhi fare Cultura e che la Cultura porti progresso sia intellettuale e spirituale che economico. E i primi risultati di questa nostra opera di divulgazione non hanno tardato ad arrivare.

Ad esempio il mio recentissimo articolo sul “Cristo con sei dita” affrescato all’interno del Castello dei Conti di Ceccano (FR) ha suscitato notevole clamore ed interesse.

Non appena l’ingegnere Roberto Adinolfi ha postato il mio articolo su FB, immediatamente ha ricevuto una interessante comunicazione da parte di una signora ceccanese (alla quale chiediamo l’autorizzazione a citarne il nome).

In pratica la signora ha segnalato un altro caso di Esadattilia presente a Ceccano!

E precisamente si trova nella chiesa di S. Sebastiano.

Ceccano - Chiesa S Sebastiano - Tela Adorazione dei Magi con esadatti - Copia

La facciata della Chiesa di S. Sebastiano a Ceccano. Nella foto qui sopra: la tela con la “Natività”

 

Questa Chiesa, che insiste sulla piazza del Comune, risale al primi anni del XV secolo ma ha subito numerose modifiche e rifacimenti nel corso del Tempo. Sarebbe sorta per volere del celebre cardinale Annibaldo IV de Ceccano, su un terreno appartenente al fratello Giacomo. Una volta completata la chiesa venne affidata ai Frati Minori.

Oggi si presenta con un aspetto a “capanna semplice” e con un’unica navata. Le due finestre che si aprono ai lati dell’ingresso principale non sono altro che altrettante porte poi modificate.

L’interno prende luce da un “oculus” e da sei monofore che si aprono ai lati.

Nella parte absidale si può vedere ciò che rimane della chiesa medievale in stile gotico. Ovvero una volta a crociera, sotto la quale si trova L’”Iconostasi” con stucchi e affreschi molto più recenti, datati al XIX secolo.

Il pavimento è in cotto nella navata e piastrellato nell’area presbiteriale. Aldisotto si trova una cripta ossario, come si intuisce da tre targhe di marmo, con la scritta “Sepolcreto”, poste sul pavimento.

Tra gli elementi notevoli presenti all’interno (oltre ad una statua di S. Sebastiano del XVI secolo ed una lapide murata sul primo semipilastro di sinistra con incisa una “Croce sul Golgota”, simbolo dei frati Minori) da registrare i due altari laterali. Quello di sinistra conserva un affresco con S. Francesco che riceve le “Stimmate”, mentre quello di destra (anticamente dedicato al “Sacro Cuore”) ospita una tela del XVII secolo (rinvenuta durante l’ultimo restauro) raffigurante la “Natività” (secondo alcuni studiosi si tratterebbe di una ’”Adorazione dei Magi”), attribuibile (secondo alcuni) addirittura al celebre “Cavalier D’Arpino” (al secolo Giuseppe Cesari, nato ad Arpino, oggi in provincia di Frosinone, nel 1568 e morto a Roma il 3 luglio 1640).

Ceccano - Chiesa S Sebastiano Xv sec -S Giuseppe con sei dita tela del XVII sec

Dipinto della “Natività”

Ceccano - Chiesa S Sebastiano Xv sec -S Giuseppe con sei dita tela de - Copia

Particolare dipinto della “Natività”

Ed è proprio in quest’ultimo dipinto che si trova il secondo caso di Esadattilia a Ceccano.

La mano destra di S. Giuseppe presenta inequivocabilmente sei dita!

Croce S Sebastiano - foto Adinolfi 6-12-15

La lapide murata sul primo semipilastro di sinistra con incisa una “Croce sul Golgota”

 

Roberto Adinolfi ha fatto notare che forse anche la mano della Madonna potrebbe averne sei. Ma siccome in quel punto il dipinto si presenta rovinato, l’individuazione appare difficile.

Ovviamente anche questo secondo caso di Esadattilia (non appena se n’ è sparsa notizia) ha acceso il dibattito tra gli appassionati ed i ricercatori del “Mistero”, soprattutto non ceccanesi.

In particolare si vuole riportare una ipotesi formulata dalla giovane studentessa universitaria Maria Chiara Bonomo. La quale ha voluto evidenziare il fattoche essendo sia Gesù Cristo che suo padre putativo, ovvero S. Giuseppe, dotati (a Ceccano) di sei dita, potrebbe essere un riferimento alla “Stella di David”, che come è noto è, appunto, una “Stella a sei punte”. E nei vangeli, Gesù Cristo fine indicato come discendente della stirpe del re David”.

Ipotesi da non sottovalutare (almeno relativamente ai due casi di Ceccano) ma che, ovviamente, non appare plausibile quando ad avere sei dita (o alle mani o ai piedi) sono dei Santi che nulla hanno a che fare con la Stirpe davidica. Come il S. Sebastiano di Acuto (FR) o il S. Giovanni Battista del dipinto di Timoteo Viti conservato a Brera (Milano).

In ogni caso un fatto appare inequivocabile: i due casi (per ora) di Esadattilia a Ceccano non possono essere considerati una mera casualità!

Nota:

Le foto sono di Roberto Adinolfi, che si ringrazia per la disponibilità.

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2 commenti:

  1. Salve, ho letto con interesse di vostri articoli sulla esadattilia. Anche nella mia città, Matera, esiste un opera d’arte che presenta l’esadattilia. Nella Gravina di Picciano, in Contrada Pietrapenta, si trova la “Cappella del Peccato Originale”, gioiello dell’arte medievale. Sono affrescati San Pietro e San Michele Arcangelo, entrambi con sei dita. Secondo gli storici dell’arte che si sono interessati a questo ciclo di affreschi, le sei dita sarebbero la rappresentazione allegorica dell’imperfezione umana raffrontata alla perfezione del Creatore.
    Alfredo.

  2. Michela Villaggio

    Buongiorno, complimenti per le scoperte e per l’articolo. Vorrei segnalarvi che nella Cattedrale di Sarzana in provincia di La Spezia, c’è un Crocifisso ligneo medievale attribuito a magister Guiltelmo che ha sei dita per piede. Ho letto però che le sei dita sono dovute a maldestri restauri succedutesi nei secoli. quindi non ci sarebbe volontà dell’artista nel ritrarre Cristo con l’esadattilia.
    Magari voi potreste saperne di più.

    Grazie.
    Michela (Genova)

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